La
Darkness Shall Rise, piccola etichetta tedesca, nel suo continuo scavare nell'underground estremo alla ricerca, incessante, di realtà meritevoli, ci presenta
"Spiritual Archives" una compilation che mette insieme i primi due EP degli
Aivvass, misteriosa formazione teutonica, legata alle teorie occulto / filosofiche di Aleister Crowley, in bilico tra Neo Folk alla Death in June e Doom Death possente e fortemente legato al passato del genere.
Una proposta, dunque, interessante e non scontata, che sa unire serenità acustica e brutali distorsioni in un puzzle dall'atmosfera ora esoterica, ora "spensierata", all'interno di una sorta di viaggio tra diverse polarità che si attraggono e respingono al tempo stesso, dipingendo una dicotomia affascinante e, certamente, meritevole di diversi ascolti per essere colta nella sua essenza più profonda e nei suoi più reconditi dettagli.
"Spiritual Archives" è un'opera affascinante, a tratti sognante, a tratti violenta, con la quale gli
Aivvass, molto abili negli arrangiamenti e nell'inserimento di campioni ambient, sapranno interessare chi ama i dipinti oscuri, le trame dark, gli insondabili abissi che, probabilmente, giacciono sotto di noi, ma anche le eteree brezze che, alla fine di ogni tempesta, sono in grado di rinfrancare il corpo e lo spirito, sebbene non riescano, non del tutto, a spazzare quell'alone misterioso, e viscido, che si è steso sopra le nostre pelli.
Un album, questo, non per tutti i palati, ma certamente lontano da sentieri standard e da plasticose confort zones, a testimonianza che la volontà di cercare una propria via di espressione non è andata persa in chi crede che la musica, come è giusto che debba essere, sia arte e non intrattenimento, un album, in conclusione, sincero e sentito che, già solo per questo, va rispettato e, qualora si sia in sintonia con queste sonorità, amato.
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