Et voila, eccovi l'ennesimo album degli
Orden Ogan. Un filo meglio del precedente, sempre lo stesso disco dal 2004. Banale neanche tanto, le canzoni sono carine, ma questa è
musica innocua, che non lascia mezzo segno nei neuroni, che ascolti con piacere mentre chiacchieri di Olimpiadi e che ti sei dimenticato 13 secondi dopo l'ultima nota. Stavolta i tedeschi riprendono le tematiche gotiche e horror che furono di Ravenhead, album che vendette benissimo. Come fare a notarle? Devi leggere il comunicato stampa, o guardare il booklet, ché la musica non è cambiata di un millimetro.
Questi album mi mettono sempre in difficoltà, e mi fanno arrabbiare parecchio. Personalità zero, ma lavoro fatto onestamente e senza grandi picchi. Ancora mi chiedo come abbiamo fatto a diventare così famosi, anche se un paio di idee le ho...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?