Edge Of Sanity - Purgatory Afterglow Reissue 2024

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:114 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. TWILIGHT
  2. OF DARKSOME ORIGIN
  3. BLOOD-COLORED
  4. SILENT
  5. BLACK TEARS
  6. ELEGY
  7. VELVET DREAMS
  8. ENTER CHAOS
  9. THE SINNER AND THE SADNESS
  10. SONG OF SIRENS
  11. UNTIL ETERNITY ENDS
  12. ETERNAL ECLIPSE
  13. BLEED
  14. INVISIBLE SUN (THE POLICE COVER)
  15. TWILIGHT (REMIX 2024)
  16. OF DARKSOME ORIGIN (REMIX 2024)
  17. BLOOD-COLORED (REMIX 2024)
  18. SILENT (REMIX 2024)
  19. BLACK TEARS (REMIX 2024)
  20. ELEGY (REMIX 2024)
  21. VELVET DREAMS (REMIX 2024)
  22. ENTER CHAOS (REMIX 2024)
  23. THE SINNER AND THE SADNESS (REMIX 2024)
  24. SONG OF SIRENS (REMIX 2024)
  25. UNTIL ETERNITY ENDS (REMIX 2024)
  26. ETERNAL ECLIPSE (REMIX 2024)
  27. BLEED (REMIX 2024)
  28. INVISIBLE SUN (REMIX 2024)

Line up

  • Dan Swanö: vocals
  • Benny Larsson: drums
  • Andreas Axelsson: guitars
  • Sami Nerberg: guitars
  • Andres Lindberg: bass

Voto medio utenti

Eccomi stavolta a trattare la ristampa di questo quarto album dei disciolti EOS datato 1994, c’è un aneddoto legato a questo album; inizialmente l’intenzione della band era di pubblicare due Ep distinti per far meglio comprendere forse l’evoluzione intercorsa dopo l’esordio più estremo, ma la label si oppose adducendo pesanti ripercussioni economiche che avrebbero riguardato il bilancio della casa discografica stessa se avesse avvallato l’operazione, perciò l’idea fu accantonata e venne pubblicato questo quarto lavoro.
Si parte col dire che qui c’è sostanzialmente un cambio di marcia per due fattori, in primis si nota che le chitarre hanno preso una marca più swedish con la distorsione che è d’uso tipico in quelle lande, la seconda che balza subito all’orecchio è il cambio di suono; se nel debutto era totalmente death metal qui oltre alle bordate violente come “Of darksome origin” o la seguente “Blood colored”, viene fuori la melodia ed un gusto più ragionato basta ascoltare “Elegy” che ha un andamento più melanconico, oppure la veloce “Silent” dalle armonizzazioni heavy metal, oppure come l’opener “Twilight” che sfiora il riffing hard ma assorbito in una cornice molto più pesante con interventi vocali puliti.
Davvero un bel disco che fa capire che i nostri volevano spingere più in là i confini cosa che sarebbe sfociata nel capolavoro “Crimson” due anni dopo.
Anche questo album contiene un disco aggiuntivo bonus e non solo, anche l’Ep “Until Eternity Ends” che aveva preceduto l’uscita di questa nuova fatica, fatelo vostro perché ne vale la pena.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

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