"Quintessence of Hate" è il secondo demo per gli Inhibition, il terzo se si tiene conto di un primo demo inciso ancora sotto il nome di Caosphere, loro prima incarnazione. Non so quale fosse l'indirizzo musicale intrapreso inizialmente da questa formazione calabrese, ma oggi le quattro canzoni incluse su questo demo ci presentano un gruppo a cavallo del Death e del Thrash Metal, in ogni caso indirizzato a sonorità sempre violente e frontali.
Gli spunti thrash, come quelli presenti su una "Lightless" che deve parecchio ai Metallica, sono a mio parere quelli che meglio fanno risaltare l'ottimo lavoro dei due chitarristi, mentre alla voce Alessio se la cava senza grosse difficoltà in entrambi i registri vocali in cui si propone.
L'assalto prende subito il via con "Quintessence of Hate": chitarre e batteria a rincorrersi "per tutta la Bay Area" ed il cantato aggressivo di Alessio pronto a rincarare la dose. Con la seguente "Regret" sembra di ascoltare i Kreator dei primi album, per la cattiveria ed il taglio grezzo che gli Inhibition riescono ad infondervi, peccato solo per quel break, nella seconda metà del pezzo, che sembra quasi buttato lì per caso (anche se poi l'assolo di chitarra non è niente male) e che mal s'incastra nello scorrimento della canzone. Partirebbe invece bene "Cold Soul", con quelle atmosfere orientaleggianti ed il suo insistere sulle chitarre, ma qui sono le linee vocali a non convincere appieno, in quello che sembra il tentativo di presentarsi malvagie e moderne. Una mossa che riesce meglio sulla già citata "Lightless", canzone non semplice e caratterizzata da più passaggi che in questo caso (solo quel mini assolo di batteria risulta un po' forzato) sono tenuti a freno dal gruppo.
Diverse buone idee, qualche ingenuità (specialmente negli arrangiamenti) ma tutto sommato gli Inhibition mostrano di avere un discreto potenziale.

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