Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:50 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. SHIVERS AND VOIDS
  2. UNFORGIVABLE
  3. NEURONAL FIRE
  4. NOT NOTHING
  5. DROWNED OUT VOICES
  6. ONE OF US IS GONE
  7. THE LAST IMAGINATION
  8. ENFORCED PERSPECTIVE
  9. OUR DISCONNECT
  10. WAYWARD EYES
  11. A BLEAKER SUN
  12. FALSE REFLECTION

Line up

  • Mikael Stanne: vocals
  • Martin Brändström: keyboards
  • Johan Reinholdz: guitars
  • Christian Jansson: bass
  • Joakim Strandberg-Nilsson: drums

Voto medio utenti

«Gondor declina, dici. Ma Gondor è ancora in piedi, e persino le briciole della sua forza sono ancora molto forti».
JRR Tolkien

Al nome "Gondor" sostituite "Dark Tranquillity" ed avrete condensato in due righe (e meglio di come farò io con molti termini in più) il succo di quanto si possa dire su "Endtime Signals", 13esimo lavoro sulla lunga distanza di una delle band più importanti (ve l'ho già detto vero?) della mia vita, pubblicato dalla fedele Century Media Records.
Sono passati quattro anni dal precedente "Moment" e - tanto per cambiare - la lineup della band ha subito due importanti defezioni: lo storico drummer Anders Jivarp ed il bassista Anders Iwers hanno lasciato il gruppo, sostituiti da Joakim Strandberg-Nilsson (ex In Mourning) e Christian Jansson (compagno di Stanne nei Grand Cadaver).
Per non farsi mancare niente anche Christopher Amott ha salutato la compagnia: ed è qui che inizia la magia di "Endtime Signals".
Johan Reinholdz, dopo aver preso per 4 anni le misure al gruppo, ha impugnato la bacchetta di sambuco e "Wingardium Leviosa" ha messo giù 12 canzoni che con buone probabilità (e "Atoma" permettendo) costituiscono il miglior album della band post-"Fiction".

Se in "Moment" Martin Brändström era salito decisamente in cattedra, nel nuovo disco il suo ruolo viene spostato a "gregario di lusso", pronto a sostenere con il suo innegabile talento ed il suo gusto per le trame malinconiche ed oscure il meticoloso ed assai più roccioso lavoro di Reinholdz.
Perchè senza menare troppo il can per l'aia sono i riff dell'ascia ex-Andromeda il cuore pulsante di "Endtime Signals": brani come "Unforgivable", "Neuronal Fire", "Drowned out voices" o "Enforced Perspective" sciorinano tessiture ed assoli convincenti come da oltre 3 lustri non si sentivano in casa DT.
Se a questo aggiungiamo la prova di Stanne dietro il microfono - che ritrova il gusto di cantare quasi un intero album senza concessioni alle clean vocals - ed il buonissimo apporto del nuovo comparto ritmico abbiamo un disco che suona Dark Tranquillity in ognuno dei 50 minuti di running time.
"Endtime Signals" mi è entrato sottopelle piano piano e, dopo un gioco di sguardi prima supponenti, poi sorpresi ed infine meravigliati, ha vinto i miei dubbi sino a conquistarmi completamente.

I ragazzi di "Skydancer", "The Mind's I" e "The Gallery" non ci sono più, lo so perfettamente (guardatevi allo specchio: siete gli stessi della seconda metà degli anni '90? ...ecco....), ma se cercate una band su cui riversare veleni, insulti e frecciatine al grido di "Bolliti" o "Appendete gli strumenti" ci sono decine di combo storici a cui citofonare.
I Dark Tranquillity sono ancora in grado di raccontarla a gente con 20 anni in meno con sigaretta accesa e ciabatte.
Perchè "anche le briciole della loro forza sono ancora molto forti".

Dark Tranquillity - "Unforgivable"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 set 2024 alle 12:11

Mah, direi che è sulla scia dei DT degli ultimi 15 anni. L'album non suona male ma è privo di idee che rimangano in testa. Non si tratta di inneggiare al ritorno alle origini (io sono un fan di Projector, giusto per farvi capire...), non è una questione di Stanne che canta troppo pulito o troppo sporco; il "problema", se vogliamo definirlo tale, e che non ci sono guizzi né dal lato riffing né da quello lirico. Di certo non mi azzarderei mai a dire che fa schifo perché è suonato con la maestria che contraddistingue i professionisti, ma dopo cinque ascolti non c'è un solo momento che porterò con me negli anni a venire. Massima stima per loro, gli voglio troppo bene, ma non riesco più ad assimilarli.

Inserito il 21 set 2024 alle 09:04

Ale allora me lo consigliereste? Perchè essendo io un fan della prima ora di Stanne e soci vorrei acquistarlo ma avendo letto giudizi contrastanti al riguardo di questo album sono sul chi va là, ma avendo letto le vostre conclusioni mi sono fatto un pochino di più chiarezza al riguardo, perchè "Construct" e "Monument" mi vevano lasciato un pò di amaro in bocca. =)

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