Copertina 8

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2024
Durata:40 min.
Etichetta:Relapse Records
Distribuzione:Relapse Records

Tracklist

  1. INTO THE COURT OF YANLUOWANG
  2. FORCE FED
  3. 燒冥紙 (SACRIFICIAL FIRE)
  4. 孽鏡臺 (VISIONS OF SIN, MIRROR OF DARKNESS)
  5. FEAST OF THE DECEASED
  6. 殭屍復活 (HORRENDOUS CORPSE RESURRECTION)
  7. LIVING IN EFFIGY
  8. 冥婚 (CORPSE BETROTHAL)
  9. CULTIVATING TOWARDS ASCENSION
  10. PERVERTING THE FUNERAL RITES, STRIPPING FOR THE DEAD

Line up

  • Andrew Lee: Guitars, Vocals
  • Ryan: Bass, backup Vocals
  • Brian: Drums, backup Vocals
  • Michael Chavez: Guitars, Vocals

Voto medio utenti

Talvolta capita, proprio quando non te lo aspetteresti, di imbattersi in un disco di old-school Death Metal con gli attributi.
Sono sincero, conoscevo gli statunitensi Ripped to Shreds solamente perchè qualche anno fa mi capitò di leggere una recensione positiva su una nota testata internazionale, tuttavia non mi soffermai troppo ad approfondire, ma ascoltai giusto qualche brano di passaggio sul tubo ricavandone un'impressione piacevole e niente più.
Dopo che invece qualche giorno fa mi è stato inviato il promo del loro ultimo album, "Sanshi" (Relapse Records), sono rimasto realmente impressionato e sono corso a recuperare tutta la discografia.

"Sanshi" è un LP di Death Metal vecchia scuola che riesce nell'impresa di riproporre i vecchi stilemi più intransigenti, miscelandoli lievemente con correnti ancora più classiche – che a breve specificheremo –, e al contempo a risultare attuale.
Un lavoro che incorpora al suo interno la veemenza del Death Metal furioso e denso di blast beats, senza tuttavia esasperarne né la velocità né la tecnica, al contrario, ponendo sempre una forte attenzione al groove e all'orecchiabilità. Si possono rinvenire frequentemente influenze Thrash, talvolta imbastardite con lo Speed, vari echi Heavy dal mood '80's, come per esempio in "Into the Court of Yanluowang", la quale presenta, in alcuni passaggi, perfino melodie oscure dai tratti quasi epici che lasciano davvero stupiti; oppure possiamo rinvenirle nel riffing slayeriano di "Force Fed".
Come già accennato, tutto il disco è contraddistinto da un'attitudine catchy, per buona parte merito anche delle linee vocali di Andrew Lee, il quale alterna growl e scream, somigliando in alcuni punti a voci come Tardy e van Drunen, passando inoltre sui registri più urlati di tipo Grind/Goregrind. Componente, quest'ultima menzionata, che a volte diviene preponderante ("Cultivating Towards Ascension") andando mischiarsi nuovamente con aperture Heavy nel rifferama e nei solos, ricordando un po', in taluni momenti, i Carcass più melodici, o realtà leggermente più recenti come gli Exhumed. Tale sfumatura, che ben si amalgama con il sound più tradizionale e brutale del genere – rimandando, tra i vari, anche ai Monstrosity –, grazie all'apporto di quel tipico senso di urgenza, unito a rallentamenti corposi contraddistinti da armonizzazioni più raffinate ("Feast of the Deceased"), e tal altre a passaggi più immediati – dove in questi due fattori è da ravvisarsi l'eredità di Autopsy e Obituary –, conferisce alla musica degli statunitensi una dinamicità di insieme in grado di rendere avvincente l'ascolto durante tutta la sua durata.

"Sanshi" è un prodotto capace di coniugare vittoriosamente "classicità" e freschezza sonora/compositiva, come ormai raramente avviene nelle proposte più ortodosse della medesima tipologia.
A mio giudizio una delle migliori release puramente Death Metal dell'anno.

Recensione a cura di DiX88

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