Per fortuna ogni tanto capita ancora di pescare qualche nuova formazione che metta in campo un indirizzo musicale chiaro e preciso, ma soprattutto che non assicuri l'emicrania per stare dietro alle sue vorticose giravolte stilistiche al ritmo di una ogni cinque secondi. Ai nostri giorni la stragrande maggioranza di chi suona cerca di farlo nel modo più complicato ed ermetico che gli passi per la mente, con la motivazione di non voler essere schiavo di un genere in particolare e neppure etichettato in qualsiasi maniera. Teoricamente è una lodevole intenzione, purtroppo nella pratica capita sempre più spesso di vedere gente proporre caotici sbrodolamenti digeribili come mattoni, facendo pensare siano ugualmente succubi ma della loro confusa ambizione.
I vicentini Lash non credo abbiano questo tipo di problema. Semplicemente loro suonano thrash metal, lo dichiarano con fermezza e lo testimoniano col presente "Insane fiction", demo di sei brani che supera la mezz'ora di durata.
E non mi riferisco a quel thrash in voga adesso così modernizzato, contaminato, innovato, modificato, imbottito di tecnicismo stratosferico, ghirigori elettronici o quant'altro si voglia. Questo è proprio il primitivo sound delle origini, pura scuola Bay Area anni '80 riproposta con la massima precisione in tutta la sua bellicosa aggressività.
Il quintetto veneto è giovane, sia a livello di gruppo che per anagrafe dei componenti, ed immagino viva la musica con l'entusiasmo incontenibile e la passione militante propria di quell'età. Evidentemente hanno consumato a furia di ascolti gli albums di Testament, Possessed, Slayer, Dark Angel e di tutto il resto della compagnia, per cui imbracciando gli strumenti non è nient'altro che quel tipo di metal che vogliono tirare fuori, senza complicarsi la vita per inventare chissà cosa di diverso.
Il risultato è discreto, tenuto conto della limitata maturità di una band che si è stabilizzata solo da un paio d'anni e di una registrazione non eccelsa che penalizza un po'la qualità del lavoro.
Comunque i veneti mostrano una certa intraprendenza ed una tecnica all'altezza, non limitandosi a comporre brevi episodi dove pestare il più pesante e veloce possibile. Al contrario i brani sono piuttosto estesi ed articolati, con frequenti cambi di ritmo, frenate, ripartenze accellerate e tutti i vari accorgimenti che gli amanti del thrash old-school ben conoscono.
Sinceramente non vedo titoli da segnalare per intuizioni particolarmente brillanti, la stesura delle canzoni tende ancora all'uniformità e l'impostazione vocale un po'troppo ripetitiva contribuisce a smorzare gli eventuali tentativi di caratterizzazione. Però la linea stilistica è chiara ed è portata avanti senza tentennamenti, non c'è bisogno dei soliti tentativi in varie direzioni per capire quali funzionano meglio, si nota una buona conoscenza della materia e soprattutto è presente una notevole dose di grinta e cattiveria, le due componenti che ritengo indispensabili per realizzare un valido lavoro thrash metal.
Parte del pubblico formato dalle nuove generazioni considera il thrash dei primi '80 troppo essenziale, grezzo ed un po'infantile, ma chi ha vissuto l'epoca o vi si è appassionato in seguito apprezzerà l'impatto granitico e la spontaneità rabbiosa dei Lash, senza attendersi alcuna novità. Il gruppo ha applicato alla lettera il manuale del perfetto thrasher californiano, compresi i testi che ci riportano ai bei tempi pieni di sangue, terrore, serial-killer ed assassini psicopatici nei raid notturni a caccia di vittime.
Forse questo gruppo è sorpassato ed il suo demo in ritardo di vent'anni, ma diamo atto che la ricostruzione di un periodo storico è stata fatta con impegno e dedizione, cosa che non sempre avviene. Per quanto mi riguarda spero di risentirli più avanti, magari con accresciuta esperienza, songwriting migliorato, un minimo di personalità autonoma e la possibilità di usufruire di una produzione maggiormente qualitativa.
Contatti: Email:
lashcontact@libero.it - Luca 347 6871926 - Alessio 340 9424365 - Denis 340 0013567
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?