Copertina 7,5

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2024
Durata:non disponibile
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. TORN AWAY
  2. IN DARKNESS
  3. VIOLENT STORM
  4. BEHIND THE LIE
  5. WHEN SILENCE SPEAKS
  6. THE DARKEST NIGHT
  7. NEVER LOOK BACK
  8. THE COLDEST HEART
  9. ANOMALIE
  10. ALONE TOGETHER

Line up

  • Mikael Stanne: vocals
  • Markus Vanhala: guitars
  • Santeri Kallio: keyboards
  • Victor Brandt: bass
  • Vesa Ranta: drums

Voto medio utenti

Dove risiede, secondo voi, la linea di discrimine tra un trailer cinematografico efficace ed uno balordo?
Il mio umile parere si può così riassumere: nella capacità di ingenerare senso di attesa.

Un buon trailer, infatti, suggerisce più che mostrare, cela ogni sviluppo della trama, svela quanto basta per generare hype.
Un trailer balordo, al contrario, spiattella senza pudore ogni plot twist, brucia le battute ritenute migliori, fornisce ampi indizi sul finale.

Ecco, quindi, come il senso di attesa per un potenziale blockbuster come “Nordic Gothic” sia stato, almeno ai miei occhi, dissipato: parliamo, fra l’altro, dell'esordio di una super-band a tutti gli effetti, che si cimenta per di più in un genere distante da quello che la provenienza dei membri (cito ex mutis Dark Tranquillity, Insomnium, Omnium Gatherum, Amorphis, Dimmu Borgir, Witchery, Entombed e Sentenced) lascerebbe supporre.
Eppure, quale elemento di sorpresa può rimanere, se 4 brani su 10 sono già stati rilasciati sotto forma di singoli / EP / video promozionali, varie ed eventuali?

Ok, chiudo l’inciso polemico -che comunque riguarda un problema ormai dilagante e non certo riconducibile esclusivamente al caso di specie-; passiamo infine a parlare di contenuti, che per fortuna ci sono eccome.

I Cemetery Skyline, tanto per chiarire, si dimostrano dei notevoli paraculi, e confezionano un esordio smaccatamente ruffiano, derivativo, morbido e laccato… ma hanno anche dei difetti.
Già perché “Nordic Gothic”, pur riciclando stilemi altrui e giocando quasi tutte le fiches sul fattore nostalgia, è riuscito letteralmente a stregarmi, costringendomi ad una serie di ascolti ripetuti che ancora non si è interrotta.

Si parlava di stilemi altrui, e in effetti nei solchi di “Nordic Gothic” rinverrete svariati rimandi alle grandi band new wave / dark degli eighties (Bauhaus, Fields of the Nephilim, The Sisters of Mercy e via discorrendo), oltre a veri e propri pastiches delle migliori scorribande gothic metal anni ’90 (“Alone Together” e “The Coldest Heart”, ad esempio, trasudano Type O Negative da ogni poro, mentre nella strofa di “Violent Storm” udirete i Moonspell di un tempo). Il tutto senza dimenticare gli onnipresenti Depeche Mode, con un Michael Stanne perfettamente a suo agio -e non nutrivamo il minimo dubbio- nelle suadenti vesti canore di novello Dave Gahan.

L’originalità, dunque, è letteralmente quella che è; eppure, per quanto di maniera, ho trovato il risultato talmente irresistibile da farmi accantonare ogni riserva.
Se, come il sottoscritto, apprezzate le coordinate sopra descritte, non potrete non gioire per i contagiosi chorus di “Torn Away” e “In Darkness”, per i suoni cristallini e potenti al tempo stesso, per gli arrangiamenti deliziosamente retro, per le melodie catchy e malinconiche al tempo stesso di pezzi come “Behind the Lie” e “The Darkest Night”.

Nordic Gothic”, dunque, non sarà un capolavoro, rallenta in un paio di occasioni (citerei in tal senso “When Silence Speaks” e “Anomalie”) e lascerà presumibilmente interdetto -eufemismo- chi, basandosi sul pedigree della line-up, si sarebbe aspettato un tasso metallico più spiccato.
Tutto vero, ma io nel dubbio me l’ascolto un’altra volta.

Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 23 ott 2024 alle 17:20

Ne ho appena scoperto l'esistenza! Mi piace dannazione, eccome se mi piace!!

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