Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2024
Durata:55 min.
Etichetta:Avantgarde Music

Tracklist

  1. FOREST OF GRIEF
  2. IN SILENCE DESCEND
  3. THE BLACK CROW AND THE WHITE SWAN
  4. TEARING SKIN
  5. BLACK FEATHERS
  6. REVEL IN TRAGEDY
  7. SUPERIOR TO NONE
  8. FAR BEYOND
  9. BURDEN

Line up

  • Anders Eriksson: guitars, bass, vocals
  • Fredrik Andersson: drums
  • Per Lindström: bass
  • Alexis Xanthopoulos: guitars

Voto medio utenti

Gli svedesi Vananidr sono un gruppo in costante evoluzione che, partito da una forma grezza di Black Metal dai decisi connotati folk, si è via via spostato verso territori più "intricati" riuscendo, con risultati sorprendenti, a coniugare una visione malinconica del mondo con la brutalità del più gelido metallo oscuro.
Il nuovo "In Silence Descent", album che, concettualmente, si lega all'esplorazione di concetti quali disperazione ed oscurità, sublima quanto detto in apertura per mezzo di una miscela, nera e sofferta, di aggressione sonora e splendidi squarci melodici in grado di donarci una musica evocativa, mai scontata, certamente sprezzante nel suo essere fredda come il Nord, ma finemente strutturata poiché ogni brano, indipendentemente dalla sua struttura, riesce a colpire il nostro spirito con dinamiche a volte imprevedibili, intuizioni magistrali in fase di arrangiamento, melodie che trascendono, letteralmente, il limite della concretezza e note che fluiscono nell'aria, sofferenti e fiere.

I Vananidr dimostrano con il loro quinto album di essere dei fuoriclasse: qui, infatti, c'è il meglio del Black Metal svedese tra innovazione e tradizione, qui c'è qualità compositiva e forte passione, qui ci sono, dunque, tutti gli ingredienti per un gioiello misantropico ma ammaliante che saprà lasciare una patina di brina sulla vostra pelle accompagnandovi, con grande lividezza, alla scoperta dell'abisso sensoriale che giace sotto i vostri piedi.

Fascino e dolore che duettano in un ballo dall'aspro sapore antico: questo è, in fin dei conti, "In Silence Descent", un "modo" differente (rispetto agli esordi del gruppo) di intendere il Black Metal, un percorso più articolato e complesso, ma, non per questo, completamente inaccessibile per via delle meravigliose linee melodiche che ne costituiscono la pulsante spina dorsale e ne determinano la vera essenza ed il valore.
A me, quindi, al cospetto di questa maestria musicale, resta solo il compito di consigliarvi, caldamente, un album diverso da qualunque stereotipo e ricco di una sua sfuggente e scalpitante personalità.
Una volta intrapresa la discesa verso il Silenzio, non avrete più rimorsi o affanni e, difficilmente, tornerete indietro se davvero saprete entrare in sintonia con il suono doloroso degli svedesi.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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