Finalmente e ripeto finalmente la lacuna è stata colmata, la
BMG ha pubblicato un megacofanettone intitolato “
Anno Domini 1989 - 1995” con tutta la discografia completa dei
Black Sabbath con la militanza del vocalist
Tony Martin.
In questa confezione vengono compresi i quattro album in studio pubblicati che vanno dal 1989 al 1995 rimasterizzati a dovere; a mio modesto parere il cantante inglese andrebbe rivalutato perché nonostante tutto ha retto bene quel ruolo.
Oggi vado a trattare il secondo album che vede la formazione che ha registrato il precedente “
Headless Cross” del 1989 quasi immutata, ad eccezione del nuovo bassista
Neil Murray.
Disco pregno di epicità drammatica, prodotto molto bene e che le tastiere del bravo Nicholls impreziosiscono; tutti i brani sono ottimi, a partire dalla opener “
Anno mundi (The Vision) “ personalmente uno dei picchi del disco; altro pezzo da novanta è “
The sabbath stones” con quella cadenza lenta e il riffone di
Iommi che fa da perno ed il buon
Martin garantisce una prestazione eccellente con pathos che puoi toccare con mano.
Altra eccellenza è la ritmata “
Valhalla” dove si capisce benissimo lo stato di grazia dei nostri con
Cozy Powell che fa una prestazione maiuscola ed un chorus che rimane in testa.
Non allungo il brodo perché penso che i più conosceranno questo disco ma consiglio ai più giovani di comprarlo ed ascoltarlo con attenzione, la rimasterizzazione toglie solo un po' di polvere dove serve; in conclusione album da avere a prescindere, poi se avete tanti soldini fate vostro questo bel cofanetto, ne vale la pena.
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