Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:56 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. CROWDED ROOM
  2. BAD KARMA
  3. CRY OF THE WICKED
  4. FULL TILT OVERDRIVE
  5. TAKING THE FALL
  6. YOU'RE CURSED
  7. NOT THE ENEMY
  8. I DON'T WANNA SAY GOODBYE
  9. STILL BELIEVE
  10. STATE OF EMERGENCY
  11. CASTLES HIGH

Line up

  • James Christian: vocals, bass
  • Jimi Bell: guitars
  • Mark Mangold: keyboards
  • Johan Koleberg: drums

Voto medio utenti

Recensione “complicata” … dal connubio James Christian / Mark Mangold (senza dimenticare l’affidabile contributo di Jimi Bell), mi aspettavo davvero molto.
Una partnership, come dichiarato nella disamina del precedente “Saints and sinners”, che, magari dopo un minimo di assestamento, avrebbe dovuto garantire la realizzazione di una “bomba sonora” in grado di sbaragliare la concorrenza di ogni ordine e grado.
E invece “Full tilt overdrive”, seconda prova della rinnovata formazione degli House Of Lords, non arriva a raggiungere lo sperato risultato, pur essendo ancora una volta una chiara dimostrazione di talento ed esperienza.
Non è sufficiente, infatti, una manciata di canzoni di buon livello per imporsi sull’agguerrita concorrenza della scena melodica contemporanea, e anche il cantato di Christian (forse anche a causa dei suoi problemi di salute, tali da limitare l’attività live della band), sebbene sempre ben oltre la completa rispettabilità, appare appena meno efficace del solito.
La scelta di diversificare il suono, indurendolo (“Crowded room”) e rendendolo più “moderno” e sinfonico (“Not the enemy”) mi ha francamente lasciato più di una perplessità, e anche certe situazioni espressive maggiormente “familiari” e melodiche (la Kiss-escaBad karma”) finiscono per non essere totalmente all’altezza del prestigioso songbook del gruppo.
Concentrandosi invece sulla porzione migliore del disco, diciamo che “Cry of the wicked” piace in particolare per la sinuosa struttura armonica e per il refrain seducente, sottolineiamo come "I don't wanna say goodbye” sappia essere struggente senza ricorrere a leziosità eccessive, accogliamo "Still believe” e la vagamente Def Leppard-ianaState of emergency” nel novero dei pezzi dal contagio istantaneo e, soprattutto, rileviamo la suggestiva magniloquenza di “Castles high”, nove minuti di sontuosa epicità.
Aggiungiamo un’impetuosa title-track e l’ombrosa “You're cursed”, che però per certi versi sembrano più vicine a Deep Purple e Rainbow che alla nobile “storia” degli House Of Lords, ed una "Taking the fall” che tenta in qualche modo (un po’ gigionesco) di replicare i fasti di “Can't find my way home” (la fortunata cover dei Blind Faith inclusa in “Sahara”) ed otteniamo un album complessivamente piuttosto godibile, ma, lo ribadisco, al di sotto delle (eccessive?) aspettative.
Attendere (ancora una volta) la “vera” sublimazione dei “nuovi” House Of Lords, delusa in questo “Full tilt overdrive”, rimane così l’ultima fiduciosa considerazione della disamina, convinti che da personalità musicali di questo spessore non si possa “pretendere” niente di meno che la piena eccellenza.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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