I
Crucifixion Ritual sono una Death/Black metal band americana di cui non si hanno molte informazioni, se non che il progetto è tenuto in piedi dal chitarrista
Warlord of Death e da un altro musicista al momento a noi ignoto.
Fino ad oggi hanno rilasciato un Demo nel 2021, e un EP in questi giorni di inizio novembre 2024:
"Desecration of the Angels", sotto l'egida della
Invictus Productions.
Analizzando
"Desecration of the Angels", non si può né sbilanciarsi troppo sul futuro del gruppo, né dilungarsi in eccessive prolissità, dato che ci troviamo di fronte soltanto a quattro brani per una durata totale di circa tredici minuti; dove gli statunitensi si muovono su coordinate Bestial Black metal ampiamente calcate da molte altre formazioni. Tra queste noi troviamo particolarmente pertinente riferirsi ai
Blasphemy (Bestial bensì anche War metal),
Black Witchery e
Profanatica.
Produzione estremamente scarna, dai suoni ovattati tipici delle prime registrazioni estreme, del periodo riguardante la seconda metà degli anni '80 – ovvero da semiscantinato –, con brani dalla forte matrice Death e numerosi substrati Thrash. Non sono certo assenti i classici assoli caotici e dissonanti portati in auge dalla coppia
Hanneman/King al tempo che fu e, ovviamente, quell'oscurità tipicamente Black che contraddistingue questo genere di uscite. Le dinamiche violente e caotiche sono di frequente spezzate da rallentamenti sfocianti nel Doom più sulfureo, conferendo all'insieme una certa dinamicità.
"Desecration of the Angels" nel complesso è un buon EP, benché resti difficile credere che la band possa emergere in un panorama già di per sé estremamente di nicchia (quello del Bestial Black metal); situato all'interno di una macro realtà come il Black che, esso stesso, se rapportato al cosmo del Metal nella sua integralità, risulta ben poca cosa.
Indubbiamente ai
Crucifixion Ritual, forti della loro blasfemia, questo non interessa… Tuttavia, se vorranno trovare posto nel cuore nero di quei pochi vocati a simili sonorità, dovranno trovare soluzioni convincenti in grado di distinguerli dai maestri, e dai loro numerosi emulatori.
Recensione a cura di
DiX88
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