Immaginate di ascoltare un disco dei Nightwish, suonato dai Dream Theater e con George Kollias alla batteria. Ecco cosa trovarete in "
T.I.M.E.", nuova fatica discografica dei nostrani
Marble.
Questo terzo album viaggia attraverso varie figure di donne nel teatro, partendo dalla tragedie greche di Euripide, passando per Shakespeare fino ad arrivare al teatro dell'Assurdo di Beckett. Un album tematico insomma, in cui la batteria terremotante e blast-beat-osa di Norman Ceriotti abbraccia in uno strano amplesso chitarre e tastiere ariose e tecnicamente complicate, il tutto sormontato dalla melodia 'recitativa' di Eleonora Travaglino.
Un album sorprendente, insomma; ma questo non lo salva da alcuni difetti, particolarmente riscontrabili nelle linee vocali, spesso non indimenticabili, e nella strana mistura sonora, che a volte rischia di risultare un po' forzata, laddove in alcuni altri brani funziona meglio.
Altro piccolo difetto, i pezzi tendono ad avere più o meno la stessa struttura, con le ovvie variazioni sul tema, rendendo "T.I.M.E." un album che necessità di molta concentrazione per poter essere goduto appieno.
Non un ascolto semplice, insomma, ma sicuramente una proposta inusuale per i Marble, che giocano a sorprenderci con un disco complicato da scrivere e da suonare, e che richiede il giusto tributo all'ascoltatore.
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