Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:68 min.
Etichetta:Andromeda Relix
Distribuzione:Black Widow

Tracklist

  1. CITY LIGHTS
  2. OBLIVION
  3. FEEL LIKE PRISONERS
  4. MINDMAZE/RED-HANDED
  5. ASYLUM 22
  6. BURNING FLAME
  7. HOW FAR WE SHINE
  8. KARAKAL (LOST IN SHANGRI-LA)
  9. STRANGERS
  10. THANK GOD I WAS ALONE
  11. WHICH SIDE ARE YOU ON
  12. WHERE THE RIVER ENDS

Line up

  • J.C. Cinel: vocals, backing vocals, guitars, dobro, harmonica
  • Davide Dabusti: guitars, backing vocals
  • Andrea Toninelli: guitars
  • Daniele Tosca: bass
  • Marco Lazzarini: drums
  • Paolo “Apollo” Negri: Hammond, Fender Rhodes, Moog
  • Marcello Baio: drums on “Where the river ends”, “Strangers”, “Thanks God I was alone”
  • Roberto Tassone: drums on “How far we shine”
  • Gianni Grecchi: bass on “City lights”

Voto medio utenti

Ci sono voluti tredici anni per dare un successore a “The light of a new sun” e in un panorama musicale come quello contemporaneo, in cui la riscossa del cosiddetto retro-rock si fa sempre più pressante, il rischio è quello di confondere “Where the river ends” nel marasma di uscite analoghe che si sono susseguite in questo lungo lasso di tempo e continuano freneticamente ad affollare la “scena”.
Sarebbe un errore, perché J.C. Cinel (con i suoi sodali) non è uno dei “tanti” frequentatori del rock old-fashioned ed è sufficiente anche solo un ascolto al nuovo lavoro per rendersene immediatamente conto.
Si potrebbe parlare di attitudine o di vocazione, ma, per quanto validi e discriminanti, forse si tratta di concetti un po’ troppo “astratti” da evocare a supporto di questa eccellente produzione discografica.
Ed allora parliamo di un aspetto maggiormente “concreto” e cioè dell’abilità nello scrivere e interpretare canzoni intense e coinvolgenti, un elemento prioritario qualunque sia il genere musicale selezionato.
Ebbene, i brani di “Where the river ends” possiedono proprio quell’appeal emotivo richiesto alla musica di livello superiore, facendo passare in secondo (o terzo …) piano il fatto che lasciano pochissimo spazio all’innovazione tout court.
Così, se la tradizione dell’hard-rock, quella intrisa di blues e di soul dei Bad Company, dei Savoy Brown, dei James Gang e degli Humble Pie, continua ad essere una feconda fonte di suggestioni sonore per la vostra esistenza di fieri rockofili, il mio consiglio è di affidarvi completamente a “City lights”, “Oblivion” (con i suoi fraseggi degni della colonna sonora di un film di blaxploitation), “Feel like prisoners” e “Which side are you on”, tutta “roba” che percorre strade già tracciate da altri con innata disinvoltura, straordinaria cura e, soprattutto, tanta forza espressiva.
Agli ascoltatori più “raffinati”, poi, suggerisco un immediato contatto con “Mindmaze / Red-handed” e “How far we shine”, dove non è difficile scorgere accenni Pink Floyd-iani, anche questi trattati con l’intensità e la sensibilità che distinguono l’autentica ispirazione dal revivalismo posticcio e imitativo.
Come accennato, estendiamo il plauso ai collaboratori di Cinel (tra cui il sempre fenomenale Paolo “Apollo” Negri), efficacissimi nel supportare il titolare dell’opera nella sua felice esplorazione di una porzione importante della Grande Storia del Rock, dipanata altresì attraverso le scosse sudiste di “Asylum 22” e “Thank God I was alone”, le leggiadrie folk di "Karakal (Lost in Shangri-la)” e i languori Bowie-eschi elargiti alla cangiante “Strangers” e alle suggestive atmosfere “cinematografiche” della title-track dell’album.
Chiudiamo le annotazioni inerenti ai contenuti della raccolta con un elogio speciale rivolto a “Burning flame”, una sorta di hard-blues-psych-country che dimostra quanto si possa essere creativi anche attingendo a piene mani dai suoni “classici”.
Non sono moltissimi i dischi capaci di conferire all’appellativo “nostalgico” un enorme valore artistico, fondato sul primato assoluto della capacità di emozionare e coinvolgere … “Where the river ends” di J.C. Cinel è certamente una di queste rarità.
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.