Copertina 7

Info

Anno di uscita:2024
Durata:51 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. STRANGER
  2. IMPATIENT
  3. CLOSER TO HEAVEN
  4. RING ME AROUND
  5. DEVASTATING TIMES
  6. WALTZING NITES
  7. JUST BUSINESS
  8. MIND ERASER
  9. RUN FOR YOUR LIFE
  10. WICKED WOMAN
  11. KNEEL BEFORE YOU

Line up

  • Casandra Carson: vocals
  • George Lynch: guitars
  • Alessandro Del Vecchio: keyboards, bass
  • Jordan Cannata: drums

Voto medio utenti

Sono veramente invidioso dell’iperattività di certi artisti, soprattutto quando si tratta di veterani della scena come George Lynch.
Laddove alcuni “maturi” (anche un po’ meno del settantenne guitar-hero di Spokane …) rockofili come il sottoscritto, cominciano a fare fatica anche solo ad ascoltarla la musica, l’ex Dokken trova il tempo e gli stimoli necessari per aggiungere i Casandra’s Crossing ad un corposissimo elenco di progetti artistici (Lynch Mob, KXM, The End Machine, Sweet & Lynch, Ultraphonix, The Banishment, Dirty Shirley, … da aggiungere alla carriera solista).
Stavolta la partner principale di Lynch si chiama Casandra Carson, è la cantante dei Paralandra (che francamente non conoscevo) e proprio per il suo ruolo d’inedita front-woman è ovviamente la prima a finire “sotto la lente d’ingrandimento” della disamina.
Ebbene, diciamo subito che Casandra si dimostra fin dal poderoso atto d’apertura dell’opera “Stranger” (una sorta di fusione tra Dokken e The End Machine) pienamente all’altezza della situazione, con una vocalità piena e risoluta (degna rivale di quelle di Dorothy Martin, Lzzy Hale, …), capace di assecondare con disinvoltura il funambolico George anche nella melodia adescante e “nervosa” di “Impatient”.
Closer to heaven” accentua la componente hard-blues del sound, catturata nella sua incarnazione più ammiccante, e se il risultato appare piacevole (soprattutto grazie al cantato), andiamo addirittura meglio nella successiva “Ring me around” con il suo refrain a “presa rapida”.
Arrivati a “Devastating times” si ha la netta impressione che la scaletta sia stata concepita in “crescendo”, tanto è efficace la suadente struttura armonica del pezzo e l’intensità interpretativa della band, mentre tocca a “Waltzing nites” sospendere l’ascesa artistica del disco, arrestata da una solo gradevole dissertazione nei territori sudisti.
La scura e possente “Just business” e le rarefazioni psych di “Mind eraser” riprendono ad intrigare per il loro clima vagamente alla Alter Bridge / Tremonti, l’incalzante “Run for your life” è una piccola bomba sonica perfetta per esaltare le doti dei due primattori dei Casandra’s Crossing e non spiacciono neppure l’andamento strisciante e ipnotico di “Wicked woman” e l’enfasi di “Kneel before you”, un bel modo per mantenere la linea del gradimento uditivo dell’albo su livelli abbastanza elevati.
La scoperta di una laringe qualificata e ruggente (chissà come se la cava con le ballad … sarebbe stato interessante scoprirlo …) e la conferma dell’integrità e della (ammirabile) verve di un grande musicista, sono le due prioritarie suggestioni che si traggono dall’ascolto del debutto dei Casandra’s Crossing … per il futuro (se ci sarà …) non sarebbe male un ulteriore incremento nella varietà delle soluzioni espressive (magari accentuando un po’ l’affabilità e l’incisività melodica del suono), ma se vi piacciono le belle voci femminili, le chitarre frementi e l’hard-rock “attualizzato” e muscoloso, “Garden of Earthly delights” fa certamente per voi.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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