"
Of Rage And Grief" è il secondo album per i modenesi
Aether Void dopo l'esordio "Curse of Life" (2019), e dopo più di cinque anni di silenzio li ritroviamo alle prese con una proposta che se affonda le radici nel passato ha tuttavia un piglio più fresco ed attuale, e direi che musicalmente potrebbero andare a colmare il vuoto lasciato dai Bejelit in quel limbo tra il più Classico Heavy (direi d'ispirazione Judas Priest) e il Power Metal, con queste ultime sonorità che vengono amplificate dalla voce di
Alfredo Pellini, più avvolgente e meno tagliente del suo predecessore, e per il quale ho trovato non pochi accostamenti proprio con Fabio Privitera.
Quello che è indubbio è come
Pellini sia decisamente a suo agio nei momenti più d'impatto dell'album, a partire dalla priestiana "
Crucified", per quanto a mio parere offra il meglio nei frangenti più interpretativi, come nel caso di "
Greedy Dog" (con quel guitarwork che sembra guardare ai Paradise Lost), "
The Ice Queen" e ovviamente anche nella power ballad "
No Tomorrow", dove gli
Aether Void se la sfangano più che discretamente senza cadere nel tranello del "
melenso ed eccessivamente scontato", cosa però che gli riesce meno sull'arruffata "
Trickster World", con quel taglio quasi alternative e la concessione a qualche "
ohoho" di troppo. Poco male, visto che poi si riscattando ampiamente nei ritmi frenetici ed esuberanti di "
Showdown", con la quale si congedano. Ovviamente prima di ripartire dall'inizio, da "
Crucified", per un ulteriore ascolto.
Su "
Of Rage And Grief" gli
Aether Void sono stati in grado di dare vita a momenti intensi, dal pathos vibrante e che, come già sottolineato, non sono mai troppo lineari quanto piuttosto nervosi e caleidoscopici, per un fluire di emozioni rimarcate dall'affilato guitarwork della coppia
Nicolò Bondioli &
Erik Marzocchini, ed incalzate da una sezione ritmica precisa e vibrante come quella composta da
Giovanni Bergianti e
Alberto Lugari.
E a proposito di sentimenti, nel caso specifico di rabbia e frustrazione, gli
Aether Void hanno riversato su questo disco tutto quello accumulato e provato sulla loro pelle negli anni di vita della loro band, convogliandola in nove episodi che ripercorrono - direi tramite delle trasfigurazioni narrative - situazioni reali. In effetti, non credo che nessuno li abbia mai messi in croce (almeno fisicamente) e tantomeno che loro abbiamo mai trascinato qualcuno sul Golgota, ma devo ammettere che sono ampiamente riusciti nell'impresa, e lo dimostrano ad esempio con quella che la mia canzone preferita dell'album, l'arcigna "
Ungrateful", vero atto d'accusa verso un tradimento e/o un traditore: "
Words! Words forgotten and false! You shot me down with a grinm, Ungrateful is your way of being").
"
Of Rage And Grief" è probabilmente un album catartico per la band, ma allo stesso tempo è un disco in grado di soddisfare i palati di molti (
altri) appassionati di Heavy Metal.
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