Il tempo sembra essersi fermato al 2015, quando i
Beardfish davano alle stampe
“+4626 - Comfortzone”. Dopo la parentesi
Gungfly e l’ingaggio nei
Big Big Train la visibilità di
Rikard Sjöblom è aumentata esponenzialmente, e anche in quest’ottica si giustifica il nuovo - e tutto sommato piacevole -
“Songs For Beating Hearts”.
Non c’è nostalgia nell’introduttiva
“Ecotone”, mentre la lunga
“Out In The Open” è un sincero tributo ai giganti degli anni Settanta (
Yes in primis) con un pizzico di follia tipicamente scandinava. Nella curiosa
“Beating Hearts” il pop barocco si fonde con il prog più spigoloso e con gli arrangiamenti bucolici, prima di
“In The Autumn”, la traccia più accessibile del lotto con il cameo di
Amanda Örtenhag.
Il finale è più audace:
“Torrential Downpour” è lineare e bluesy (più
Uriah Heep che Genesis), e sfocia nel
divertissement synthwave (mannaggia a
Stranger Things)
“Ecotone - Norrsken 1982 Edition”.
La nota davvero positiva è che qualche spunto incoraggiante per il futuro c’è.
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