Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:43 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. WAR MACHINE
  2. OUT OF MY MIND (HEAVY METAL)
  3. SUPERKINGDOM
  4. WRATH CHILD
  5. WHAT LIES BENEATH
  6. HELL ON EARTH
  7. POWER GRAB
  8. BEWARE THE HUNTER
  9. LIGHT IT UP
  10. GONE INSANE
  11. JUST ANOTHER DAY

Line up

  • Chris Impellitteri: guitars
  • Rob Rock: vocals
  • James Amelio Pulli: bass
  • Paul Bostaph: drums

Voto medio utenti

Rieccolo.
Il buon vecchio Chris Impellitteri, con il suo stile inconfondibile, la sua tenacia, il suo entusiasmo, elementi da sempre incontaminati, nonostante le 60 candeline spente quest’anno; insomma, una vera e propria “Macchina da Guerra”!

A ben 6 anni di distanza dall’insipido (almeno, tale è la mia opinione) The Nature Of The Beast, il chitarrista californiano torna in pista, con questo ben più incisivo War Machine, uscito per la nostrana Frontiers Records.
Oltre ai fedeli compagni di viaggio Rob Rock (voce) e James Amelio Pulli (basso), dietro le pelli, fa il suo ingresso in formazione il grande Paul Bostaph, un drummer che non ha certo bisogno di presentazioni.
Di tutti i virtuosi della chitarra, Chris è forse colui che, più degli altri, nel corso del tempo (ormai sono ben 37 anni di onorata carriera) è riuscito a creare un sound unico, non focalizzato esclusivamente sulle prestazioni del suo strumento (comunque inevitabilmente al centro dell’attenzione), ma che riesce ad amalgamarsi in maniera del tutto equilibrata, all’interno di un contesto, fatto di armonie, cuore e sostanza.
In questo senso, War Machine non fa certo eccezione ed Impellitteri ci regala un lavoro davvero bello, denso di brio ed efficace, forse talvolta, con delle soluzioni compositive un pò ripetitive (Out Of Mind, Beware The Hunter), ma pur sempre caratterizzate da trame melodiche di pregevole fattura, da ottimi assoli, riffs taglienti e fraseggi chitarristici di tutto rispetto; del resto, la classe di Chris è sempre cristallina, a dispetto dell’impietoso incedere del tempo!
Probabilmente però, il vero valore aggiunto di questo album, è proprio da individuare nel drumming particolarmente vigoroso di Paul Bostaph che trasmette quella sferzata di energia di cui, il sound della band, negli ultimi anni, aveva bisogno. In tutti i brani infatti, la ferocia esplosiva della batteria, conferisce alle composizioni una carica trascinante; dalla title-track, a Wrathchild (no, non si tratta della cover di quella che pensate voi), passando per What Lies Beneath e Power Grab, fino a giungere alla conclusiva Just Another Day.

Insomma, War Machine, presumibilmente non sarà il disco dell’anno (obiettivamente, ne sono usciti di migliori, in tutti i sottogeneri), ma è comunque un lavoro decisamente valido ed è sempre un piacere ascoltare Chris e soci!





Recensione a cura di Ettore Familiari

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