Quando una band si forma e decide di dedicarsi alla scrittura di pezzi propri, una delle regole principali dovrebbe essere quella di fare le cose con calma: provare molto, mettere giù poche idee ma buone, e continuare a lavorarci su finché il risultato non convince in pieno. La prova del nove è certamente quella dello studio di registrazione, ma questa dovrebbe essere affrontata in maniera tale da non spendere soldi e tempo inutilmente, vale a dire avendo già una idea più o meno precisa del risultato che si vorrebbe ottenere.
La ragione di questa mia tirata un po’ pedante risiede nel fatto che i catanesi Hammermauler sembrano avere mancato in pieno tutte queste indicazioni (che, beninteso, non sono mie, ma appartengono al puro e semplice buon senso musicale!): attivi dal 2004, questo “Heros of tomorrow” costituisce la loro quarta (!!!) prova in studio, stando almeno alle indicazioni presenti nella bio. Purtroppo già dalle prime note dell’opener “Bloody Falls” si intuisce che le cose non vanno nella maniera più assoluta: la produzione è infatti assolutamente casalinga, accettabile forse dieci anni fa, quando i mezzi tecnici scarseggiavano e la demo fatta in casa era l’unica possibilità per coloro che non avevano i soldi per uno studio di registrazione decente. Oggi (purtroppo o per fortuna) chiunque può venirsene fuori con un lavoro decente con pochi soldi di investimento, per cui un livello sonoro come quello del cd in questione è assolutamente improponibile.
Purtroppo per loro, i siciliani hanno anche un altro problema: le canzoni non ci sono! Non avendo sentito i loro lavori precedenti, non posso operare un confronto, ma trattandosi questo del loro quarto lavoro, spero davvero si sia trattato di un passo falso, altrimenti la situazione sarebbe veramente grave… il loro epic metal ottantiano, che tanto deve a una formazione come i Manowar, ma presenta anche influenze più classiche tipiche dei Maiden, tanto per intenderci, è potenzialmente interessante, se non altro perché in Italia non sono in molti a farlo, ma manca quasi completamente di idee sviluppate a dovere, limitandosi il più delle volte a riciclare cose già sentite. Le canzoni si susseguono una dopo l’altra, scontate e prive di mordente, e quando qua e là affiora qualche soluzione maggiormente valida (“Black Dragon”), ci pensa la pessima produzione di qui sopra a rovinare il tutto! Aggiungiamo inoltre che la prestazione vocale di Saverio Scialfa è assolutamente non all’altezza, cosa che non fa certamente bene a brani comunque non dotati di linee vocali particolarmente incisive (scusate la brutalità e la presunzione, ma come vi è venuto in mente che una canzone come “Steel of Gods” fosse anche solo lontanamente presentabile?).
Cosa salvare di questo “Heros of tomorrow”? Sicuramente la passione che questi ragazzi hanno, e che traspare da ogni singola nota di questo lavoro. Si vede che ci credono, e proprio per questo questa stroncatura farà male, sia a me che la do (credetemi, non è un piacere!) che a loro che la riceveranno.
Non c’è comunque da preoccuparsi, questa band è giovane e sono sicuro che si riprenderà in fretta: quello che ci vuole è un deciso cambio di line up (Saverio non me ne volere ma non ci siamo proprio!) e un maggior lavoro in sede di composizione e di arrangiamento, oltre che uno studio di registrazione decente! In bocca al lupo ragazzi, cercate di non maledirmi per quanto ho scritto, replicate se ne avete voglia, e vi aspetto tra un po’ con un prodotto decisamente migliore (possibilmente con un artwork, perché vi assicuro che un lavoro privo di una qualsivoglia copertina si presenta veramente male)!
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hammermauler@yahoo.it
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