I
Cerebral Hemorrhage sono una Brutal death metal band originaria degli Stati Uniti, formata nel 1997. La band ha raggiunto il suo primo grande traguardo con il full-length
"Exempting Reality", pubblicato nel 2001, il quale al tempo fu accolto positivamente nella scena underground. Poco dopo purtroppo, nel 2002 per l'esattezza, decisero di sciogliersi.
Si ricostituiscono infine nel 2024, e ad inizio 2025 rilasciano, sotto il patrocinio della
Comatose Music, una nuova ristampa di
"Exempting Reality".
Al tempo di
"Exempting Reality" erano anni in cui numerose formazioni estreme iniziavano a giocare con l'eredità lasciata dai
Suffocation di
"Effigy of the Forgotten" (1991), il quale introduceva nel loro sound i famosi slam. Gruppi come i
Pyrexia con
"Sermon of Mockery" (1993), gli
Internal Bleeding con
"Voracious Contempt" (1995) e i lavori a seguire; e soprattutto i
Devourment – con quello che forse è l'album più iconico del genere – di
"Molesting the Decapitated" (1999), e pochi altri, diedero forma al nuovo sottogenere del Death: lo Slam Brutal Death Metal. E i
Cerebral Hemorrhage è proprio in questo solco putrido e dalle tinte gore splatter che vanno a inscriversi.
La produzione è stata lasciata praticamente intatta; dunque il sound primordiale degli statunitensi viene qui fedelmente riproposto, con tanto di alcune imperfezioni, soprattutto per quanto riguarda i suoni della batteria.
Per chi già non conoscesse l'album (la maggior parte di voi), qui i tre deathsters si muovono, come di consueto per questo genere, su tonalità convulse, sincopate, ricche di breakdown massicci dove, ovviamente, si inseriscono le tipiche sfuriate distruttive del Brutal più puro, con molteplici sovrapposizioni complesse di trame sonore. Si gioca notevolmente con il groove e si tenta di rendere orecchiabile la proposta, ricamando vari hooks nel guitarwork, e tramite uno scandire ritmato, da parte di
Matt Doreson, dei tipici rantoli di maiale, contribuendo così a informare i brani di una discreta identità – aiutando non poco all'assimilazione del prodotto.
Sicuramente, già per l'epoca si trattava di un LP "venuto dopo" – anche se non poi troppo – e non certo paragonabile ai capolavori di Devourment, Internal Bleeding o di realtà, sopraggiunte in seguito, come i russi Katalepsy (giusto per citare un nome). Altresì, il livello è più che discreto; ed è perfino rinvenibile un certo estro: ascoltatevi la suite Jazz/Blues all'interno di
"Remnants of the Final Solution".
"Exempting Reality", tra una putrescenza e l'altra, nonostante qualche sparuto calo di tensione, saprà entrare nel vostro cuore…
Recensione a cura di
DiX88
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?