Perdition's Mire è una Black metal band fondata nel 2020 a Fredericia, Danimarca.
La loro prima pubblicazione, l'EP
"The Doctrine of Losing Life", è uscita nel 2022, presentando sei brani intensi caratterizzati da tonalità glaciali, affiancate dai classici temi di morte e sofferenza.
Dopo un tortuoso processo creativo rilasciano, in questa fine 2024, il loro secondo EP:
"Into a Dark Heartland", prodotto da
Ralf Rendigs presso i
The Dark Room Studios, e distribuito in collaborazione con la
Headkick Music, etichetta danese indipendente.
Un EP piuttosto farcito, con sei brani per una durata totale di circa 26 minuti, dove i danesi si muovono su coordinate Black estremamente debitrici al
True Norwegian Black Metal di
Darkthrone,
Immortal e
Gorgoroth; con un andamento piuttosto cadenzato, non disdegnante frangenti atmosferici ripetitivi.
L'aura oscura che emana questo EP è palpabile, e viene resa ancor più opprimente e angosciante tramite talune influenze Death, e un uso marcato delle dissonanze – comunque sia distante dalla declinazione assunta nei giorni ultimi.
Riffs su tempi medi, di frequente lenti, accelerazioni con tremolo lancinanti e, soprattutto, moltissimi passaggi tra l'ipnotico e il circolare, innalzati a livelli di espressività massima, grazie all'interpretazione estremamente carica di pathos di
Jens Bendtsen Pedersen; oltreché a qualche sporadico frangente in cui le strutture si dischiudono a tendenze leggermente meno gelide, dal forte potere tragico e con discreto gusto melodico. Personalmente, mi sono pervenute alla memoria alcune situazioni degli
Agrypnie e dei connazionali
Denial of God…
Dopo tanta qualità è lecito attendersi, finalmente, l'arrivo di un vero e proprio album, così da potersi esprimere con più sicurezza in merito alle possibilità dei
Perdition's Mire.
"Into a Dark Heartland" è un EP di altissimo livello, dove il filo della tensione resta sempre alto, e soprattutto si evidenzia l'abilità del gruppo nel saper tessere trame suggestive. Inoltre, non può non risaltare la grande capacità dei danesi nel riplasmare, in una direzione personale, il classico sound della primigenia fiamma nera.
Recensione a cura di
DiX88
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?