I Kir sono una Black metal band polacca, formatasi a Cracovia nel 2017. Il nome "Kir" dovrebbe tradursi in italiano come "pallio", riferendosi al drappo nero posto su una bara o avvolto attorno al ritratto di un defunto.
La loro musica esplora temi come l'assurdità, la critica sociale e la depressione: insomma, niente di nuovo sotto il sole.
In questa fine 2024, i Kir si apprestano a rilasciare il loro album di debutto intitolato "L'appel du Vide", sotto l'etichetta Godz ov War Productions.

"L'appel du Vide" propone un classico Black metal dai contorni atmosferici che, tuttavia, resta su sentieri sempre piuttosto sostenuti, dove i classici tremolo taglienti sono costantemente in primo piano, e, in alcuni frangenti, questi assumono anche un certo spessore grazie a un lavoro robusto al basso. I tempi sono scanditi di frequente da poderosi blast beats conferenti, nell'insieme, un andamento piuttosto martellante al disco che, comunque sia, conserva sempre un sottofondo melodico oscillante tra afflati epici – con qualche lieve sentore Folk/Viking emergente con sporadicità nelle vocals – , rabbia nichilistica e tonalità tipicamente Depressive; dove in tutto ciò, in svariati momenti, è possibile rinvenire lo spettro degli ormai – soprattutto per la scena polacca – onnipresenti Mgła.

"L'appel du Vide" è un prodotto curato, sia in fase di registrazione in studio che a livello di composizioni; quel che forse qui è assente è quel grano di autenticità in più che dovrebbe favorire il crearsi di una dimensione riflettente, in tutto e per tutto, l'identità dei Kir. Poiché, a mio avviso, temo che – come molte altre realtà – se i polacchi non riusciranno a smarcarsi da determinati schemi, o quantomeno da un'anodina riproposizione di essi, difficilmente avranno possibilità di emergere nel panorama oscuro che, allo stato attuale, appare fin troppo affollato di gruppi fotocopia.