Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:43 min.
Etichetta:World Terror Committee
Distribuzione:Invictus Records

Tracklist

  1. RADIANT APERTURE
  2. NITIMUR IN VETITUM
  3. LEBENSWELT BELOW
  4. CHARNEL QUIETISM
  5. PHANERON ENGULF
  6. ANTINOMIAN ASCETICISM
  7. EXULTATION OF CEASELESS DEFIANCE

Line up

  • KG: Bass (2007-2013), Vocals, Guitars, Keyboards (2007-present)
  • GM: Guitars (2011-present)
  • BB: Bass (2013-present)
  • MK: Drums, Vocals, Keyboards (2016-present)

Voto medio utenti

I neozelandesi Barshasketh, coadiuvati dalla World Terror Committee, tornano sul mercato in questo inizio 2025 con "Antinomian Asceticism", tagliando così il traguardo del quinto full-length, in un arco temporale che si articola in ben circa diciotto anni di attività.

"Antinomian Asceticism" presenta un deciso irrobustimento del tipico sound dei Barshaskethn – merito anche di una produzione più potente e in linea con i canoni odierni del genere – pur restando su contesti che, nonostante la durezza gelida dell'insieme, prediligono un utilizzo marcato di linee melodiche, soprattutto nel guitarwork – il che, di frequente, si tramuta in arpeggi sinistri ricordanti alcuni dei migliori hooks dei Dissection.
Un aspetto "particolare" di questo platter è l'inserimento di alcune sporadiche clean vocals che in determinati frangenti vanno elegantemente a sovrapporsi e intrecciarsi con lo scream classico, denotando una ricerca identitaria che tenta di procedere leggermente oltre alla mera riproposizione dei medesimi canoni.
La scuola svedese è indubbiamente la matrice stilistica più forte, e oltre alla band di Nödtveidt ci si può orientare su nomi come Dark Funeral, Watain e Marduk; e questo disco sicuramente potrà far la gioia di tutti gli amanti dell'old school, essendo portatore di un'abrasività gelida, e nel complesso intransigente, come lo vogliono i crismi della migliore fiamma nera. Risultando gli elementi melodici solo dei contorni non alteranti la violenza della tracklist, bensì indispensabili catalizzatori di questa.
Ora, quale potrebbe essere il problema di un album come "Antinomian Asceticism"? Perché assegnarvi "solo" un 7,5? Sono sincero, avrei voluto assegnargli qualcosa in più...
Semplicemente perché l'alone di derivazione artistica è forse troppo marcato, ed inoltre, avrebbe giovato all'insieme qualche elemento distintivo in più tra un brano e l'altro… così da non "livellare" l'esperienza di ascolto.
Fermo restando questo… I Barshasketh suonano vero Black Metal.

Recensione a cura di DiX88

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