Estremi, offensivi, disturbanti, sia musicalmente sia a livello lirico, i
Violentor si ripresentano con il loro nuovo (e sesto) album, "
Burn in Metal", dove al fianco del chitarrista e cantante
Alessio Medici (Dog) ritroviamo il batterista polacco
Michal Golbik che aveva già suonato sul precedente "Manifesto di Odio" ed il nuovo bassista
Roy Elguera (Noizer) dai peruviani Anal Vomit.
Ma le novità si rilevano solo a livello di formazione, visto che i
Violentor sono sempre ed ancora alle prese con un Thrash Metal che sembra istigato dalle uscite più putride e minimali di Hellhammer, Sodom o Possessed, e se pur rispetto al già citato "Manifesto di Odio" si torna all'impiego della lingua inglese, i brani di "
Burn in Metal" ripartono proprio da dove ci avevano lasciato, con il virulento Thrash ottantiano della claustrofobica "
The Return of the Assassins" dal martellare continuo e monolitico di
Michal e lacerata dalle corrosive invettive di
Dog. Un sampler in un dialetto toscano introduce la meno frenetica "
Storm of Blasphemies", cui comunque riservano lo stesso trattamento dell'opener e tengono fede al titolo alternando varie invocazioni ecclesiastiche ad una nutrita serie di bestemmie. "
Born in Metal", "
Pitch Black" e "
Voievod" ci riportano, a velocità impazzite, al Thrash più furioso ed essenziale, imbastardito da schizzi di Punk e Grind, ma è di tutt'altro tenore la seguente traccia, uno stornello, solo voce e chitarra: "
Cicci" che alla guisa del Vernacoliere è la prima delle due canzoni dedicate ad un serial killer italiano, nel caso il "Mostro di Firenze", mentre la seguente "
Stevanin", che torna ad attingere dal sottobosco Thrash, ci ricorda dell'esistenza e delle azioni di Gianfranco Stevanin (il Mostro di Terrazzo). Nel corso di "
Failed Dystopian Agenda" tornano ancora delle campionature, con degli stralci di dichiarazioni (stavolta sui vaccini) che fanno a botte con la furia iconoclasta dei
Violentor, i quali poi si congedano con "
Night of the Werewolves", che avrebbe potuto competere in un ipotetico contest per un posto su uscite come "In the Sign of Evil", "Pure Filth" o "The Day of Wrath".
Senza compromessi. E come già ribadito, estremi e malsani.
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