La
Antiq Records, etichetta francese, difficilmente immette sul mercato prodotti di scarso valore ed i gruppi che appartengono alla sua scuderia dimostrano sempre di avere qualcosa di particolare da poter raccontare con la propria musica.
Non mi sono quindi stupito della bontà di
"Aube Noire", primo parto discografico degli
Arkaist, e della sua capacità di unire, in una formula vincente, il Black Metal degli anni '90 con le derive più moderne che il genere ha saputo inglobare nel corso della sua lunga storia.
Gli
Arkaist evidenziano il loro carattere "francese" per mezzo di richiami alla grandeur del loro paese e li veicolano attraverso canzoni arrangiate con gusto, molto evocative, devastanti per i suoni scelti, epiche nel loro incedere audace e taglienti come gelide lame che lacerano la pelle con meticolosità e forza brutale.
"Aube Noire" è un album da ascoltare tutto di un fiato, bilanciato tra velocità feroci e momenti più "ragionati", ammantato da una atmosfera misantropica ed esaltato da alcune soluzioni in fase di riffing che vi faranno saltare in piedi sulla sedia per potenza e bieca intransigenza, ricordandoci sempre, che il metallo nero, seppur prodotto ed arrangiato con gusto, resta sempre un animale selvaggio di cui diffidare e verso il quale riporre, sempre, la propria ammirazione ed il proprio rispetto.
Il mese di gennaio, ovviamente gelido, ci dona questo piccolo gioiello, magari non innovativo, ma certamente devoto alla nera fiamma e realmente estremo in tutte le sue spire, un gioiello in cui vive lo spirito del vero black metal, quello senza compromessi e dalla inumana logica di distruzione.
Benvenuti nella catarsi sonora del proprio io...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?