Figli eclettici e scapestrati dei
Sulphur Aeon, i tedeschi
The Omega Swarm sono qualcosa di più che un "one shot", una toccata e fuga.
Nati nel 2022 dalla mente fervida ed inquieta di
Torsten 'T' Horstmann (chitarra e membro fondatore dei
SA), i
The Omega Swarm (che grazie alla
Vàn Records hanno pubblicato il debut "
Crimson Demise" oggetto della presente recensione lo scorso anno) sono lo sfogo delle sue passioni per i riffs di chitarra e le evoluzioni dei sintetizzatori.
Creare una brutta copia dei
Sulphur sarebbe stato un autogol data la riconoscibilità del suono e del mood della band nonchè "l'intransigenza" dei fan, e quindi
T. dà via libera a esperimenti con strati di synth, tracce elaborate e complesse, strutture tecniche creando canzoni sorprendenti per melodia, aggressività, epicità ed atmosfera.
In comune vi è ovviamente un'oscurità di fondo propria del death/black, anche se declinato in versione più atmosferica.
Grazie al contributo determinante del cantante
Christian Schettler (
Wound, sontuosa la sua prova sia in growl che nelle parti pulite) e del batterista
Max Scheefeldt (ex
Misanthrope Monarch, una macchina da guerra), i sette brani che compongono "
Crimson Demise" uniscono magnificamente death, black e melodia passando da tracce "à la
Rammstein" ("
Entity Destroyer") a brani in cui fanno capolino i
Mors Principium Est di "
The Unborn" con i loro intricati passaggi elettronici ("
Lethal Increase").
Non più gli orrori senza nome di Lovecraft ma temi ugualmente terrificanti - sebbene più terreni - quali virus, batteri malvagi, dittatori folli, cambiamenti climatici, ideologie religiose e politiche, tecnologia corrotta, terrorismo o guerra; resta chiaro l'epilogo: il destino dell'umanità è segnato verso l'estinzione, un addio accompagnato da scintillanti neon e luci accecanti, testimonianza della stupidità della nostra specie.
“
L'umanità non riesce a trovare un accordo su una verità comune, né tantomeno su una strategia per risolvere i suoi molteplici problemi”, spiega
Chris, ”
e quindi non forma affatto un'unità. L'unico denominatore comune che ci unisce tutti è la nostra distruttività, che alla fine potrebbe mettere a repentaglio l'intera esistenza dell'uomo. L'utopia è stata sostituita da scenari distopici. Quali forme di comportamento negativo dell'uomo si ripercuotono attualmente su noi stessi e sulla società e, in ultima analisi, conducono a una futura fine è parte del concetto lirico di THE OMEGA SWARM”.
Permettetemi quindi di segnalarvi ancora una volta "
Crimson Demise" come un lavoro di assoluto interesse, un disco che almeno condurrà la nostra razza verso l'Apocalisse con la degna colonna sonora.
The Omega Swarm - "
Entity Destroyer"
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