E veniamo alla nuova ristampa riguardante gli
EOS da parte della solerte
Century Media.
Ultimo disco che vede la formazione comprendente il buon
Dan Swanö e soprattutto vede un ritorno alle sonorità death metal svedesi canoniche anche se con un pizzico di melodie in più rispetto allo sperimentalismo in salsa prog del precedente e bellissimo “
Crimson”.
Basta ascoltare l’apertura affidata a “
Hell is where the heart is”, chitarroni e cadenze in mid tempo con un vocione rasposo e melodie di chitarra di stampo classico.
Un altro classico è “
1536” mid tempo roccioso e dal tiro “hard” diviso tra voce pulita e growl nel ritornello che fa presa rapida.
Altro bel pezzo melodico è “
Losing myself” condotto dalla sola voce pulita mentre “Inferno” è velocissima e feroce con un growl selvaggio che cambia tempo diventando un mid tempo cadenzato.
Chiude “
The last song”, una ballad che partendo da voce e piano si elettrifica con l’assolo ed è impregnata ancora di prog.
Album che non deve mancare nella collezione dei seguaci della formazione svedese, perché questo capitolo diventa quanto mai fondamentale per comprendere il percorso musicale dei nostri.
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