Bloodbark è un progetto di Atmospheric black metal avvolto nel mistero. Nonostante alcune voci suggeriscano un'origine russa, la band mantiene riservate le informazioni riguardanti la propria provenienza e i membri coinvolti.
Il gruppo ha debuttato nel gennaio 2018 con l'album
"Bonebranches", caratterizzato da un sound atmosferico e coinvolgente.
In questi giorni di inizio 2025, invece, esce il loro secondo disco intitolato
"Sacred Sound of Solitude", sotto l'egida della
Northern Silence Productions.
La seconda opera dei misteriosi
Bloodbark si muove su costruzioni dilatate e dai forti contorni atmosferici dai tratti naturalistici - un po' sulla scia di alcuni lavori dei
Drudkh, bensì anche degli ottimi connazionali
Elderwind (che ho conosciuto tramite il nostro grande
Alessandro Zaina) - e con suite che si intersecano tra loro, caratterizzate da un certo riffing più aperto dagli inserti "ariosi", su cui si inseriscono alcune clean vocals che potrebbero richiamare, nell'insieme, a talune composizioni Cascadian dagli influssi Post (
Agalloch per esempio).
Un LP che si gioca sul filo dell'epicità e del sentimento; in cui l'utilizzo delle melodie permea in profondità tutto lo spettro delle pluristratificazioni sonore messe in campo dai
Bloodbark, mediante arrangiamenti raffinati, propri dei musicisti che si trovano ormai nelle linee di vetta del Black.
"Sacred Sound of Solitude" è un'opera che abbraccia una poetica misteriosa, subordinata al ruolo di "medium" con gli aspetti lancinanti del
Silenzio, per poterne, infine, disvelare ciò che realmente vi si cela dietro:
il
Sacro, il ritmo ciclico dell'
Eternità… Il cosmo e la possibilità di trascendenza a cui esso, il
Grande Silenzio, può offrire a chi abbia quello che
E.Fromm chiamava il
"terzo orecchio".Fatelo vostro… lo suggerisce il cuore e l'amore per la
Grande Musica.
Recensione a cura di
DiX88
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