Gli svedesi Consumption passati sotto l'ala protettiva della Dusktone rilasciano in questi giorni di inizio 2025 il fatidico terzo full-length: "Catharsis".

I Consumption ci propongono nuovamente il loro Death metal adrenalinico – con un suono moderno benché non bombastico – e dai tratti tutto sommato raffinati, soprattutto per quanto pertiene alcuni ecletticismi nelle strutture di base del riffing – richiamante, in vari passaggi, talune composizioni dei Carcass ("Necroticism..." era) e dei Carnage – e in generale per un gusto per melodie più elaborate che si inseriscono nel classico muro sonoro del Death metal.
"Catharsis" per poter essere apprezzato necessita di vari ascolti, poiché le molteplici filigrane di cui è composto, e una certa predisposizione per strutture articolate, pluristratificate e talvolta dall'orientamento vagamente Progressive, rendono le sue tracce non propriamente dalla presa immediata.
Di per sé, questo ultimo aspetto a cui abbiamo fatto riferimento, non sarebbe da prendere come un difetto, si pensi ai già da noi citati Carcass, per esempio, che su tale base vi hanno edificato una vera e propria fortuna; tuttavia, la qualità di queste composizioni non è su livelli simili. Inoltre, la sensazione è che talvolta ci si dilunghi senza un'idea portante realmente meritevole di essere sviluppata in tale direzione. Molto probabilmente, un leggero taglio della tracklist, e una maggior capacità di sintesi, avrebbero giovato, e non poco, sulla riuscita finale del disco – fermo restando il fatto che "Catharsis" risulta, nell'insieme, un lavoro curato e contenente molti momenti qualitativamente elevati.
Peccato, poiché agli svedesi il potenziale non mancherebbe, tuttavia si dura un po' di difficoltà ad arrivare alla fine dell'ascolto di questa loro terza opera, e si tende, infine, a distrarsi con facilità durante la sua riproduzione: e questo, in ambito Death, è un difetto non facilmente trascurabile.

A mio avviso, un passo indietro rispetto al più abrasivo e malevolo "Necrotic Lust" (2022); complice, forse, anche il venir meno di quella lieve spinta Goregrind...