Nowhere - No Prayer For The Dying

Copertina 7

Info

Demo
Anno di uscita:2007
Durata:12 min.

Tracklist

  1. DECLARATION
  2. STARKS & STRIKES
  3. MASTER OF BETRAYAL

Line up

  • Diego: drums
  • Enrico: vocals, ethnics instruments
  • Mauro: guitars
  • Paolo: vocals, effects
  • Simone: bass

Voto medio utenti

Con tanti anni di esperienza sulle spalle ( la band nasce nel 1995 ), ecco che i Nowhere ci propongono il loro nuovo lavoro, un three tracks intitolato " No Prayer For The Buyer ". Non conosco l'evoluzione della band, che ha attraversato diversi cambi di line up, quindi posso solo valutare questo lavoro, affresco attuale della band di Rovigo. Il genere che i Nowhere propongono è un melting pot di influenze, mescolate con gusto e sapienza; durante l'ascolto si passa con disinvoltura da abrasioni nu metal ( Slipknot per i momenti più tirati, Deftones per le atmosfere claustrofobiche ) a paranoie post grunge ( Alice In Chains ), da assalti tribal thrash ( Soulfly a manetta ) a coercizioni alternative ( Rage Against The Machine ), il tutto senza fornire la sgradevole sensazione di deja vu. Le band che ho segnalato servono solo per farvi capire quanto sia ampio il songwriting della band, sempre abile nel fondere le proprie velleità con doverosi ( chi non l'ha mai fatto? ) omaggi a mostri sacri del metal mondiale. L'iniziale " Declaration " è certamente il pezzo migliore dei tre; pregio assoluto per linee vocali da infarto ( Enrico e Paolo si dividono le vocals di tutto il lavoro ), scommetto quello che volete che già al secondo ascolto vi ritroverete a canticchiare il bridge, incredibilmente catchy nel suo caracollare tra le melodie ficcanti del chitarrista Mauro. " Starks & Strikes " è un brano più riflessivo, giocato tutto sull'alternanza tra chiari e scuri; un riffing denso che intreccia le proprie trame con le vocals suadenti e sofferenti dei due proclamatori della band. Il brano alza la testa sul finire, strizzando l'occhio al facile airplay con un finale in crescendo molto convincente. I giochi si chiudono con " Master Of Betrayal "; un inizio molto, ma molto riconducibile ai Tool ( ciò è un bene ), con chitarre circolari, basso pulsante e percussioni etniche, che viene spazzato via da una seconda parte thrashy, tra Soulfly e Machine Head. Anche le linee vocali diventano cattive, mentre tutto attorno le atmosfere si fanno nerissime. Un ottimo commiato per chiudere in bellezza un pregevolissimo antipasto per un futuro album ( almeno si spera ). Veramente bravi.

Contatti: Web Site: www.nowhere.mrw.it
Recensione a cura di Andrea 'ELASTIKO' Pizzini

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