Vipërwitch - Witch Hunt - Road to Vengeance

Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2024
Durata:39 min.
Etichetta:Stormspell Records

Tracklist

  1. ROAD TO VENGEANCE: DESCENDENTS OF THE GODS
  2. LEGEND OF THE MIDNIGHT RIDER: SAXON KILLER
  3. HELLBOUND
  4. THE RITUAL: INFINITE NOCTURN RISES
  5. THE VIPERWITCH
  6. BATHORY
  7. VAPOR CITY: BLOOD & STEEL UPON THE SILVER TOWER
  8. THE HUNTRESS
  9. BLOOD MOON
  10. SHE-WOLVES OF THE WASTELAND
  11. THE PROVING GROUNDS: TOOTH AND NAIL
  12. NO GODS, NO MASTERS
  13. UNNUMBERED TEARS: THE RECKONING

Line up

  • Danica Minor: vocals (lead), guitars (lead)
  • Jason Pinero: bass, vocals
  • William Perkins: guitars
  • Jacob Coellen: drums

Voto medio utenti

Se il nome del gruppo e titolo dell'album potevano far pensare a storie su streghe e ambientazioni sulfuree prossime al Power degli Stormwitch o ai Cloven Hoof, i Vipërwitch hanno invece intrapreso strade diverse, mettendo in scena quello che sembra essere un concept Post Apocalittico,

Ad ogni modo, quello che è certo è che sul piano prettamente musicale, su "Witch Hunt Road To Vengeance", non ci si allontana da un Heavy & Speed Metal ottantiano, tenendo fede ai primi passi dei Vipërwitch, che risalgono al 2014 quando in quel di Denver, nel Colorado, la chitarrista e cantante Danica “Lynx The Huntress” Minor ha posto la prima pietra. Da allora da oggi non è che i Vipërwitch, siano stati particolarmente prolifici, infatti, il loro primo singolo, "She Wolves of the Wasteland" del 2020, ha avuto seguito solo con questo disco, anticipato da alcuni singoli, che ora ritroviamo, al pari della stessa "She Wolves of the Wasteland", comunque riproposta in una nuova versione.

Ma prima di incrociarla, dobbiamo scorrere gran parte della tracklist, avviata da un'introduzione largamente narrata che poi a mo' di sigla televisiva ci conduce dentro le pieghe di "Witch Hunt Road To Vengeance" e nell'immaginario dei Vipërwitch, che però scopriremo solo dopo il breve strumentale "Legend of the Midnight Rider: Saxon Killer" che si estende a "Hellbound", il primo vera e proprio brano del disco, un Classic Heavy Metal dettato dal basso di Jason Pinero ma soprattutto dalle vocals grintose di Danica Minor, che qui duetta - anche nel corso di un break cinematografico - con Devin Reiche (Anubis e Hatchet). Gli statunitensi replicano questo espediente anche con "The Ritual: Infinite Nocturn Rises" che fa da preambolo alla grintosa "The Viperwitch" e una "Bathory" decisamente eighties, con toni e modi che possono ricordare i Sentinel Best quanto i Crystal Viper Huntress o Savage Master.
Altro preludio ("Vapor City: Blood & Steel Upon the Silver Tower") e ancora si torna a spingere sull'acceleratore con "The Huntress", e - giusto per non smentirsi - tocca prima all'inquietante "Blood Moon" accompagnarci nelle tenebre dove ci aspetta la già citata "She-Wolves of the Wasteland", un bel brano dove l'irruenza del Metal si fonde con una coralità alla Bonnie Tyler, e poi a "The Proving Grounds: Tooth and Nail" andare ad aprire la porta a "No Gods, No Masters", che dopo un inziale arpeggio maideniano prende modi e toni più accesi e powereggianti.
Infine, ma era facile aspettarselo, "Unnumbered Tears: The Reckoning" è un'outro strumentale e malinconico che mette i titoli di coda.

I Vipërwitch, hanno messo un po' troppa carne al fuoco, e se è lodevole la volontà di proporre qualcosa in più del solito, forse si è ecceduto, rendendo l'ascolto del loro esordio un po' tortuoso, inoltre una resa sonora più nitida e meno "rumorosa" avrebbe giovato al tutto.



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Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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