Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2019
Durata:35 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. WARRIOR OF TIME
  2. BURN THE NIGHT
  3. IN THE DARK
  4. LIVIN' FAST
  5. THE HUNTER
  6. STEEL RIDER
  7. 329
  8. HALLOWEEN AT MIDNIGHT

Line up

  • Dustin Smith: bass, vocals (backing)
  • Cale Savy: guitars, vocals (lead)
  • Roldan Reimer: guitars, vocals (backing)
  • Chad Vallier: drums

Voto medio utenti

Durante il primo ascolto di Burn The Night saltavo per la stanza facendo air guitar. Durante i successivi passaggi mi si è drizzato il pelo (e ne ho tanto) dall'emozione, soprattutto in occasione di bombe clamorose come la title track, "In The Dark" e "The Hunter". Mamma mia che colata di metallo!

Ma presentiamoli questi Riot City che arrivano da Alberta (Canada). Logo vecchio stile, copertina che richiama l'Hellion dei Priest, foto della band  in bianco e nero... Un salto nel passato, insomma. La proposta dei Nostri è puro acciaio proveniente dal periodo '80-'84 con evidenti richiami ai Judas Priest, Malice, Agent Steele. Puro metal. Lo so che state pensando "sì, ma sono cose già sentite, non è nulla di nuovo". Se la pensate così, lasciate pure la stanza, non vorrei annoiarvi. Se invece amate questo genere, se in voi arde la fiamma, se vi nutrite di metallo per assorbirne l'energia, per affrontare la vostra vita di merda come faccio io, premete play qui sotto e un'energia strabordante vi alzerà da terra.

Questi trentenni sono davvero innamorati del metal vecchio stampo e lo propongono in modo vivo, pieno di carica e freschezza. Alcune tracce hanno anche venature epicheggianti, qualche arpeggio qua e là ma per lo più parliamo di canzoni dirette, veloci e semplici che, altrettanto semplicemente, vi fanno venir voglia di premere ancora play una volta terminate. Il drummer della band (Chad Vallier) suona anche nei bravissimi Traveler, gli assoli di chitarra sono melodici, ben fatti e non eccessivamente tecnici, il basso ti fa battere la mano sul petto ed il cantato è uno screaming lacerante vicino a quello di Ripper Owens. Certo, non ha l'espressività di Tim, soprattutto nelle parti meno tirate, ma quando va in alto è davvero simile. La produzione non è un rasoio, non è moderna o bombastica ma davvero giusta per immergersi negli anni '80.
Non è tutto perfetto eh. C'è qualche urletto di troppo, alcune canzoni (poche) non sono a livello delle altre e probabilmente il voto adatto sarebbe un 7,5 ma... Ma non posso ignorare le sensazioni che mi ha dato questo Burn The Night, il metal è qualcosa che ho sempre vissuto ed ascoltato col cuore prima che con la testa.

Come dite? Sono finti? Riciclano e basta? Produzione artefatta? Beh ma allora siete capitati qui per caso e non ascoltate metal da almeno 25 anni! Quella dei Riot City è potenza, è vita, è metal.
Tutto qua.
Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 apr 2020 alle 23:57

Mado', io serio me ne vado ammale. Poi il cantante mi ricorda troppo Jason McMaster. 9.5/10

Inserito il 14 lug 2019 alle 13:45

<3 prendete e diffondete! <3

Inserito il 13 lug 2019 alle 21:56

finalmente in mio possesso. non credo che qualcuno lo scalzerà dalla mia personalissima top 3 del 2019. un capolavoro pazzesco, che mi rida' un briciolo di fiducia nella scena

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