Questa formazione finnica di “melocore” perché unisce suggestini melodeath moderne a metalcore piazza il terzo album cambiando un’altra volta label, dalla potente
NB alla più piccola
Soulseller.
Qui abbiamo brani di impatto potenti che però non si scordano la melodia come in “
Ashes” con l’ospitata di
Jaakko Mäntymaa dei
Marianas Rest al mid tempo oscuro e aggressivo di “
Welcome to this house of hate” dove il chorus ti entra in testa.
Abbiamo persino una sorta di ballad malinconica dove ci sono anche voci pulite in “
Aurora’s dance”.
Certo questo disco farà breccia tra i più giovani che apprezzano il metal più moderno ma penso che potrebbe piacere a chi ha la mentalità aperta; la produzione è come da tradizione bombasticamente plasticosa ma è uno dei clichè del genere, buon album che si lascia ascoltare per quel mood malinconico che solo gli scandinavi sanno evocare.
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