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Kaosekt sono una Black metal band formata da cinque membri di cui al riguardo si hanno pochissime notizie, se non che abbiano avviato il progetto nel 2023, e che nel febbraio 2025 hanno rilasciato in maniera indipendente il loro primo full-length: l'omonimo
"Kaosekt".
Il debut dei greci ha più la lunghezza di un EP che di un LP, tuttavia i suoi sei brani spalmati in soli ventisei minuti sono più che sufficienti per far comprendere al mondo dell'Estremo la validità della loro proposta.
Uno stile oscuro che si muove su coordinate prevalentemente iconoclaste, benché pervase da tenui substrati di sottofondo che, uniti a un insieme di tocchi ornamentali, e a un peculiare pathos interpretativo, tratteggiano situazioni mistiche da cerimoniale occulto.
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Kaosekt pestano duro e con arroganza creando un impianto sonoro massiccio benché ruvido, dove frequenti sono sia le forsennate corse della diade tremolo/blast beat all'insegna del monocromatismo, che passaggi dotati di texture più profonde in cui viene ricercato il groove immediato, attestandosi nella terra mediana di mid tempo e down tempo con leggeri trapassi nel Doom.
Sono sei schegge estremamente suggestive e solide, in cui non si può ravvisare neanche la minima sbavatura compositiva, e dall'impatto assoluto. Una travolgente immediatezza mai banale che viene corroborata dalla scelta non unica, ma non poi troppo comune, di linee vocali più propense al growl che allo scream, seppur non facilmente catalogabili, e dotate di marcati echi Depressive palesanti talune reminiscenze dell'operato del
Conte, e che nella loro emergenza contribuiscono a rendere l'opera claustrofobica e angosciante.
Se volessimo offrire alcuni punti di riferimento sarebbe indubbiamente necessario rifarsi alla scuola svedese, soprattutto ad attori quali i
Dark Funeral e i più recenti
Ondskapt (questi particolarmente per taluni toni oscillanti tra il melanconico e il sacrale), a cui si può aggiungere, navigando nella medesima linea di sangue – e, al tempo stesso, in qualche misura vedere questa sfumatura ellenica come una diretta derivazione dei primi – nonostante la maggiore rusticità dei Kaosekt, una certa affinità con gli albori dei
Naer Mataron e con realtà "più recenti" come gli
Acherontas.
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Kaosekt pongono sul desco "poche idee" ma ben congegnate, interpretate con convinzione e violenza magistrale, e veicolate attraverso un feeling oscuro degno della migliore fiamma nera.
Cos'altro chiedere di più?
Qui vi si trova racchiuso tutto lo spirito legionario del
True Hellenic Black Metal.
Recensione a cura di
DiX88
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