Rayon - Runnin’ from Elm St.

Copertina 5,5

Info

Demo
Anno di uscita:2006
Durata:25 min.

Tracklist

  1. RUNNIN' FROM ELM ST.
  2. LOVE WON'T BREAK TONIGHT
  3. BLUE EYES FULL OF LIES / BEHIND YOUR LIES
  4. FAST LIKE A BULLET

Line up

  • G-Mad: vocals, guitars
  • Ryan (The Joker) Ridit: guitar
  • Jonathan Trigger: drums, vocals
  • Soul Chris: bass, backing vocals

Voto medio utenti

I Rayon sono un quartetto di Lecce di recente formazione (febbraio 2006), che sceglie l’hard rock degli eighties nella sua versione più cromata e metallica, come mezzo espressivo per emergere dall’affollato panorama sotterraneo della musica italiana.
Diciamo, innanzi tutto, che i ragazzi sono in possesso di una tecnica strumentale discreta e che, nonostante un certo “tradizionalismo” nei suoni, non amano le soluzioni troppo “semplici”, privilegiando costruzioni sufficientemente elaborate, sviluppate in canzoni che, infatti, superano costantemente i sei minuti di durata.
Questa opzione, pur ammirevole, non trova una completa affermazione alla prova dei fatti, dal momento che le composizioni risultano abbastanza spesso disomogenee, caratterizzate da cambi d’umore non troppo coerenti e non sempre “accordati” come si dovrebbe.
Pure le architetture vocali, spesso potenzialmente intriganti, sono parecchio “oscillanti” nel loro effetto, dimostrando di patire al momento di qualche difficoltà “operativa”, soprattutto nelle circostanze corali, anch’esse un po’ squilibrate e discordanti.
Della band pugliese piace comunque l’energia melodica e la sua capacità “nell’arte” del riff, una dote che quando è focalizzata sostiene i brani migliori rendendoli vitali e trascinanti (in particolar modo la title-track, il numero complessivamente più convincente dell’intero lavoro e “Fast like a bullet”, un’altra gradevole track, che “zoppica” solo per una fase d’amalgama complessiva da perfezionare).
Altrove il disco si perde in ideazioni poco appetibili e confuse (“Love won't break tonight”) e in esibizioni a carattere soft di scarsa presa e intensità emotiva (“Blue eyes full of lies / Behind your lies”), ancora piuttosto disgiunte da una necessaria consistenza musicale.
La registrazione non è male, per essere un lavoretto dimostrativo, ma l’eccellenza anche da questo punto di vista è in ogni caso parecchio lontana, in fatto di dinamica, pulizia ed equilibrio.
Presumibilmente l’imputata principale di questi risultati non totalmente soddisfacenti è la “classica” componente “inesperienza”, coadiuvata da una non ancora consolidata questione “coesione collettiva”, le quali avrebbero consigliato, forse, di attendere qualche tempo in più prima di misurarsi con il competitivo universo “underground”.
La “fretta” di confrontarsi con esso non sempre è buona consigliera, ma probabilmente anche questo è un modo efficace, per quanto magari leggermente “traumatico”, di conoscere le proprie debolezze (e i propri pregi!).
Per venire fuori dal “mucchio”, bisogna “rimboccarsi le maniche” e darsi da fare … la passione si percepisce e, tutto sommato, quanto ottenuto nel breve periodo di rodaggio comune maturato dal gruppo consente di sperare in sviluppi interessanti.
Attendiamo con fiducia.

Contatti: E.Mail: soulchris@hotmail.it
Recensione a cura di Marco Aimasso

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