Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:41 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. EATIN' ON ME
  2. BEST WAY TO FADE
  3. UNDER YOUR SKIN
  4. REMEMBER
  5. WHERE DO WE GO
  6. TEN SECONDS OF LOVE
  7. SHE'S MINE
  8. THE TRIGGER (GOIN' DOWNHILL)
  9. GIVE ME A RIDE (THE RIDE)
  10. CHEAP DOWN 'N' NASTY

Line up

  • Tommy Heart: vocals
  • Chris Lyne: guitar
  • Mario B: drums
  • Jogy Rautenberg: bass

Voto medio utenti

Terzo lavoro in studio per i Soul Doctor di Tommy Heart (ex-Fair Warning, innanzi tutto, e poi anche voce per V2, Zeno, Uli Jon Roth, ...), i quali rendono (verosimilmente) omaggio, nel titolo e nell'artwork, al mitico primo "capitolo" della cosiddetta "trilogia del dollaro", iniziatore del genere spaghetti-western, scaturito dal genio indiscusso di Sergio Leone.
Il Dottore non si affida, però, per la cura dell'Anima degli ascoltatori, ad una terapia basata su immaginifiche atmosfere Morriconiane, ma bensì ad un trattamento imperniato su dosi massicce di classic hard rock e blues elettrico, coadiuvate da razioni di southern e boogie, il tutto comunque shakerato tenendo anche bene in mente la tradizione melodica del rock duro mitteleuropeo, così ben rappresentata, tra gli altri, proprio dagli stessi Fair Warning.
AC/DC, Aerosmith, Cinderella, Georgia Satellites, Rock City Angels, Thunder (con i quali condividono anche l'immaginario western, ricordate "The magnificent seventh"?) e appena un pizzico della discendenza genealogica degli Scorpions anni '80, rifioriscono nei solchi di "For a fistful of dollars", un disco che sa riscaldare muscoli e cervello come l'ennesimo doppio whisky ingollato tutto di un fiato o innalzare "l'anima" e appagare i sensi come un laudano senza effetti collaterali.
Chiaramente, quando si può contare su di un cantante strepitoso come Tommy Heart, che possiede, nella propria laringe, quel "dono" prezioso chiamato emozione, l'operazione appena descritta viene indiscutibilmente facilitata, rendendo i Soul Doctor sempre piuttosto efficaci e convincenti nella loro personale interpretazione di suoni decisamente classici, evitando, peraltro, di apparire eccessivamente "datati", grazie alla grinta e al brio che riescono a trasfondere nel loro sound.
"Best way to fade", "Under your skin", il gustoso contrappunto organistico della brillante "Where do we go", i fiati rhythm 'n' blues di "Ten seconds of love", l'effervescente "Give me a ride (the ride)" e l'acustica "Cheap down 'n' nasty" alimentano il fuoco con un combustibile denominato feeling, mentre la vibrante ed energica ballata "Remember" riduce il tasso adrenalinico consentendo a Heart di sfruttare al meglio anche le floride prerogative melodiche della sua versatile modulazione.
Amo gli ingredienti naturali di questa "medicina" ... non sarà una preparazione incredibilmente "rivoluzionaria", ma caspita quanto fa bene!
Recensione a cura di Marco Aimasso

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