Quarto album per i portoghesi Living Tales, che con questo “
Hades” danno un seguito al concept “
Persephone”, uscito nel 2022. Se le tematiche possono risultare chiarissime a partire dai titoli, la musica è una interessante commistione di power, prog, una voce femminile ma molto potente ed espressiva, per un lavoro che tutto sommato si presenta come un disco maestoso (anche nelle orchestrazioni fatte in studio). Tutto a posto, dunque? Eh no, perché in “
Hades” manca forse quella scintilla di originalità che potrebbe elevare ulteriormente un dico che non è affatto brutto, ma che rischia di essere dimenticato in fretta, complici ritornelli non indelebili, soluzioni armoniche già sentite ed una generale sensazione di déjà-vu auricolare. Belli i pezzi come “
Rising”, che mi ricordano dei Nightwish che fanno a cazzotti con qualcuno, “
The Crusade” con un riffing alla Symphony X (ecco, forse i Living Tales potrebbero ricordarmi dei Symphony X al femminile, con le ovvie e dovute proporzioni), “
River Styx” che pesta come un dannato, mantenendo alta la quota sinfonica, e così via fino alla fine.
In poche parole “
Hades” è un gran bel disco, con poche pecche e una gran pacca, che potrebbe deliziare le vostre orecchie desiderose di power/prog cazzuto e melodico allo stesso tempo.
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