Dopo ben 5 anni di assenza dal mercato discografico, ecco tornare gli svizzerotti più famosi ( non me ne vogliano i vari Krokus, Celtic Frost e compagnia cantante ) col nuovo lavoro dal bombastico titolo di "
Stereo Crush".
Partiamo subito a bomba, come è questo disco ? Archiviata - purtroppo in modo drammatico - l'era Steve Lee, da ormai 13 anni Nic Maeder è saldamente al microfono ed è indubbio che con lui il sound dei Gotthard si sia ammorbidito non di poco. Questo, beninteso, non vuol dire che sia peggiorato - dopotutto il combo svizzero non è mai stato un gruppo metal nel senso stretto del termine - piuttosto le coordinate musicali le conosciamo bene ed ecco il lotto di canzoni che ci aspettiamo.
Dal rock melodico/AOR del primo singolo da classifica "
Thunder & Lightning", alle ballads piano, voce e chitarre ("
Burning Bridges"), ai pezzi più marcatamente hard rock quali la sostenuta opener "
AI & I", la ruvida "
Rusty Rose" - con ampio uso del vocoder da parte del mastermind Leo Leoni, le solari "
Drive My Car" e "
Liverpool" ; i pezzi scorrono via abbastanza piacevolmente, non abbiamo highlight che entreranno nella storia del gruppo tipo "
Heaven" o "
Anytime, Anywhere" tanto per citarne due a caso, ma nemmeno pezzi brutti anche se la banalotta "
Boom Boom" potevano risparmiarcela. Da segnalare "
Life", il lento dal testo impegnato che vorrebbe rimandare ai pezzoni dei bei tempi andati ma soprattutto la tirata "
Devil In The Moonlight" e la rockeggiante "
Shake Shake", i 2 pezzi migliori del disco a mio avviso.
Insomma, il disco non catturerà nuovi fans ma neanche ne farà perdere, un ottimo risultato per una band in attività da 33 anni, che ne dite?
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