Mass - Swiss Connection [Reissue]

Copertina SV

Info

Anno di uscita:2010
Durata:50 min.
Etichetta:SPV / Steamhammer

Tracklist

  1. TIME RUNS OUT
  2. TRUCKING
  3. DON'T WAIT TOO LONG
  4. RED LIGHTS + WHISKEY
  5. SHOOT OUT
  6. METAL ROAD
  7. DEAD END RIDER/BACK STREET FIGHTER
  8. FADE OUT (19.2.1980)
  9. BAD DEAL
  10. DARK NIGHT
  11. FIREBIRD (BONUS TRACK)

Line up

  • Jack E. Burnside: vocals
  • Detlef Schreiber: guitars
  • Günther Victor Radny: bass
  • Johannes Eder: drums

Voto medio utenti

Rieccoli...

Secondo appuntamento con le ristampe, per la serie Rare Classics, con cui la SPV sta riportando alla luce la discografia dei Mass.

Dopo "Angel Power" tocca, infatti, a quello che già ai tempi ne fu il successore, "Swiss Connection", che ne subisce lo stesso trattamento da parte dell'etichetta tedesca, e potrei quasi dire anche il medesimo giudizio, se non fosse che dobbiamo registrare diversi cambiamenti.
Innanzitutto il sound si è svecchiato e snellito, come appare subito evidente con l'opener "Time Runs Out", dove la chitarra di Detlef Schreiber si fa ben affilata, lasciando lo spazio per un accostamento ai primissimi Krokus e Judas Priest o ai Rose Tatoo. Non sarà altrettanto veloce, ma anche la seguente "Trucking" lascia intravedere una formazione che ha saputo trasformarsi, e non manca nemmeno una bella dose di Blues su "Red Lights + Whiskey" (episodio sfacciatamente alla AC/DC). Ed è, grossomodo, su queste linee d'azione che si snoda anche il resto del disco, dove meritano un commento e magari un ascolto, la ruvida "Dead End Rider/Back Street Fighter" e la lenta e sofferta "Fade Out (19.2.1980)" dedicata al povero Bon Scott (mancato proprio il 19 febbraio 1980).
Giusto per la cronaca, l'album è stato registrato in Svizzera, e da qui credo il titolo, nei New Sound Studio sotto la supervisione di Martin Pearson, già noto per la sua collaborazione con i già citati Krokus, in occasione del disco di platino "Metal Rendezvous".
Senza far gridare al miracolo, "Swiss Connection" è sicuramente un lavoro migliore del suo predecessore.

... ma continuo ad essere della stessa opinione!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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