Gli
Skaphos sono una Black/Death metal band francese formatasi nel 2018 e con all'attivo tre full-length:
"Bathyscaphe" (2020),
"Thooï"(2022), e
"Cult of Uzura" (2025) rilasciato in questi giorni di maggio 2025 tramite la
Transcending Obscurity Records.
I francesi con la loro terza opera lunga ci propongono una forma di Black/Death dal suono moderno piuttosto intricata e dal discreto tasso tecnico, densa di dissonanze ed improntata prevalentemente su dinamiche dure e veloci, benché senza disdegnare né rallentamenti, dotati di un discreto spessore, che un ampio uso di innesti melodici e atmosfere mistiche in grado di stemperare, addolcire e rendere leggermente più avvolgente e misteriosa la loro musica.
Il disco si potrebbe descrivere come una sorta di trait d'union tra le fasi dissonanti dei
Blut aus Nord, i
Behemoth e i
Belphegor (pur senza raggiungere la brutalità degli austriaci ma, comunque, avvicinandosi a essi per alcune strutture e linee vocali tendenti al Brutal).
Il lavoro, nel complesso, è di notevole livello, presentando perfino numerose soluzioni in fase di arrangiamento che definirei quasi illuminate; purtroppo però soffre di una produzione fin troppo patinata per un disco estremo, oltreché di talune prolissità che altro non producono se non un effetto di eccessiva diluizione della materia nera; fattore che finisce per rendere un po' difficoltoso seguire con interesse gli
Skaphos per tutto l'arco della tracklist.
Recensione a cura di
DiX88
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