La storia degli Accu§er va fatta risalire alla prima metà degli '80s, quando Frank Thoms e un sedicenne René Schutz misero in piedi la prima band, dal nome "Expect no Mercy", e incominciarono a suonare heavy che più classico non si poteva. Avventura giovanile che terminò però presto, quando ognuno dei due scelse di andare per la propria strada e Frank si aggregò ad una speed metal band chiamata "Breaker", già affermata localmente e con un LP all'attivo, "Dead Rider" del 1985. Il primo demo arrivò nel 1986, quando già i tre tedeschi avevano cambiato il monicker in Accu§er, e valse loro niente meno che un contratto con la Atom H (Protector, Rumble Militia e altri ancora). "The Conviction" è il primo album della carriera, a mio avviso mai più eguagliato qualitativamente dai lavori successivi, e giunse ad un solo anno di distanza dal primo ed unico demo. Gli Accu§er allora erano un trio, e si avvalsero della collaborazione di Thomas Kircher al basso, ma alcune parti vennero suonate dallo stesso Frank Thoms.
Unione sapiente ed azzeccata di speed/thrash tecnico, ma ortodosso e radici tedesche, questo "The Convinction" vanta sette tracce senza cali qualitativi, che vedono un'ottima alternanza tra sfuriate, momenti melodici, e soluzioni originali e tecniche. Tra gli episodi migliori dell'intero disco vanno annoverati sicuramente "Down by Law", con il suo memorabile refrain, la strutturata "Accuser" e la tecnica title-track "Conviction". Che gli Accu§er cerchino soluzioni tutt'altro che banali appare chiaro guardando la durata delle tracce: oltre dieci minuti per la song omonima e più di sette per la già citata "Down by Law". In anni di contaminazioni hardcore e di crossover, strutture di questo tipo non potevano che essere un chiaro segnale di intransigente e fedeltà alle origini puramente metal. E non mancano momenti dannatamente heavy tout-court (come nella melodica "Screaming for Guilt") in questo "The Conviction", grazie anche alla voce di Eberhard Weyel, a tratti veramente identico a Chris Boltendahl, rauca ugola dei Grave Digger. L'intero disco è stato auto-prodotto, e non si può che fare i complimenti alla band per il buonissimo risultato raggiunto. Tecnicismi ritmici, stacchi repentini, stop and go, cori d'impatto, assoli lancinanti e testi di accusa sociale come nella miglior tradizione, ed ecco confezionato uno dei dischi imperdibili della seconda ondata thrash tedesca, un disco che molto poco ha da spartire come sound con la triade tedesca Sodom-Kreator-Destruction e che guarda piuttosto, con manifesta simpatia, ad un power metal figlio degli Accept, come quello dei primi Rage (non a caso inseriti nei credits). Dopo "The Conviction", Frank Thoms e gli altri due suoi compari optarono per l'inserimento di un secondo e tecnico chitarrista, al posto delle poche cose suonate dal cantante Eberhard Weyel nel debutto, e decisero di chiamare niente meno che René Schutz, al tempo con Frank Thoms negli "Expect for Mercy", che resterà poi in pianta stabile negli Accu§er anche dopo l'uscita di Weyel nel 1991. Per quanto riguarda il resto della discografia consiglio il successivo EP "Experimental Errors" (più tecnico e meno speedy), "Who Dominates Who?" del 1989, con un occhio in più verso il thrash canonico Bay Area, e "Double Talk" del 1991. Non certo imperdibile, per quanto mi riguarda, tutto quanto fatto dopo (ad eccezione dell'apprezzabile "Repent"), soprattutto lasciate perdere "Taken By The Throat" del 1995, l'album che segnò la definitiva sterzata degli Accu§er verso un post-thrash moderno e di dubbio gusto (lo stesso Frank Thoms parla oggi di un album "stanco, inevitabile conseguenza di dieci anni esaustivi di tour e dischi"). La band si scioglierà verso la metà degli anni '90, Frank Thoms e René continueranno a vedersi e a suonare in band locali, insegnando chitarra a giovani allievi, ma decideranno di riportare in vita gli Accu§er, assieme a Uwe Schmidt e al neo acquisto Olli Fechner alla batteria, nell'ottobre del 2000.
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