Copertina SV

Info

Anno di uscita:1990
Durata:non disponibile
Etichetta:Under One Flag

Tracklist

  1. CREATIVE RESTRAINT
  2. JOKE CHAIN
  3. THOUGHTFUL SLEEP
  4. YOU ARE YOUR ENEMY
  5. PHANTASM
  6. MY OPEN MIND
  7. CODES OF CONFORMITY

Line up

  • H: vocals
  • Kev: guitars
  • Adam: guitars
  • Mac: bass
  • Ramsey: drums

Voto medio utenti

Il Regno Unito è noto ai più nell'ambito thrash per essere stato la patria di Onslaught e Sabbat, due tra i più importanti e conosciuti gruppi del thrash europeo, che ebbero anche un importanza storica notevole nello sviluppo di alcune sonorità. Indubbiamente meno noti sono invece gli Acid Reign, nati ad Harrogate (Yorkshire) nel 1985, che come altre band inglesi (Re-Animator e Xentrix su tutti) ebbero una sola sfortuna: non essere statunitensi.
Già perché la scena thrash, ormai satura all'invero simile di band non sempre imperdibili, si divideva tra gli aficionados del "mosh" made in U.S.A. ed il rozzume violento della triade crucca Sodom, Kreator Destruction; a chi poteva mai interessare un gruppo dell'ormai decaduta Inghilterra?
Eppure gli Acid Reign seppero creare un loro sound particolare, inizialmente molto influenzato da quell'hardcore sviluppatosi anche in patria negli '80, mettendo sempre in primo piano una vena ironica degna dei più strampalati Anthrax.
Debuttarono con "Moshkenstein" nel 1987, disco piacevole ma acerbo di thrash/crossover che ironicamente si propose come iniziatore del movimento U.K.A.C., vale a dire "United Kingdom Apple Core", parodia in tutto e per tutto (anche nel simbolo!) del N.Y.H.C., l'hardcore newyorkese; fu chiara sin da subito l'assoluta vena demenziale della band inglese, che proseguì su simili coordinate con "The Fear" del 1989, pur mostrando grandi passi avanti in fase di songwriting.
"Obnoxious", l'album che trattiamo nello specifico, è invece il terzo lavoro degli Acid Reign e segna una svolta stilistica notevole; a dispetto della orrenda copertina, questo full-length rappresenta a mio avviso la miglior release della loro carriera, anche se per certi versi è meno spontaneo e scanzonato dei suoi due predecessori.
In "Obnoxious" gli Acid Reign lasciano decisamente da parte le pesanti influenze hardcore (o applecore, che dir si voglia hehehe) per svoltare di netto verso un thrash metal dalle forti tinte a stelle e strisce, con una strizzata d'occhio verso alcune astrusità, specialmente in fase strutturale, degne della frangia più tecnica e sperimentale del thrash metal.
Pur con una perizia esecutiva non certo delle migliori, soprattutto per quanto riguarda il drumming di Ramsey, non certo irresistibile, e le chitarre soliste della coppia Adam/Kev, gli Acid Reign inanellano una serie di song complesse, con cambi di tempo, riff su riff e grandi idee; ad arricchire il tutto troviamo la voce di H, che non rinnega le proprie origini hc, ma che punta più su uno stile alla Joey Belladonna, con ottimi fraseggi melodici, ma anche grinta da vendere.
In alcuni frangenti i richiami agli Anthrax sono evidenti, come nel bridge centrale di "Joke Chain", ma ci tengo a precisare come la band inglese mantiene una propria forte personalità, sia nel songwriting (basti sentire le divagazioni continue di "Codes of Conformity", che sfocia persino in fraseggi funky!) che nella scelta dei suoni, con le chitarre crunch a fare da antitesi alle esasperazioni compresse in via di sviluppo in quegli anni.
A livello lirico gli Acid Reign non perdono certo la vena ironica ("Toughtful Sleep"), anche se in alcuni casi è sarcasticamente messa al servizio di una critica intelligente della società e del nostro mondo occidentale ("Joke Chain").
Il resto della discografia della band inglese è destinato ad un pubblico decisamente più settoriale, dal quale tuttavia non mi escludo, mentre questo lavoro potrebbe piacere a molte persone, perchè in grado di unire il sound americano East-Cost al thrash tecnico, senza mai dimenticare il passato hardcore; una miscela impossibile e quasi antitetica nei contenuti, che dà alla luce un album quale "Obnoxious". Da avere.

Nota: La stampa su cd dovrebbe contenere una bonus track, dal titolo "It's So Serious"; non so dirvi molto in merito perché sono in possesso della prima stampa Under One Flag in formato Lp.
Recensione a cura di Lorenzo 'Txt' Testa

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