Uscito il buon
Ravenant (
Order of Nosferat,
Sakrista) e assoldato alla voce l'ottimo
Galgenvot – di cui, tra i tanti progetti a cui prende parte, figurano gli eccellenti
Weltschmerz, dei quali vi ho parlato l’anno scorso – e affidate le pelli ad
Anzillu (
Order of Nosferat,
Iku-Turso, ecc. ecc.),
Dusk torna con il terzo capitolo lungo dei suoi
Sarastus:
"Agony Eternal" (
Dominance of Darkness Records).
I
Sarastus proseguono nel consolidamento della loro formula Black incline alle derive del nuovo corso, pur preservando un sound complessivamente scarno ma ricco di innervazioni melodiche, sia a livello di chitarre che nelle linee vocali, oltre che per un insieme di elementi che di tanto in tanto fanno capolino.
Come prevedibile, i ragazzi si muovono sul crinale della scuola finlandese e tedesca, cercando di coniugare velocità iconoclasta e linee marcatamente epiche – con alcuni echi dei
Bathory – a un’atmosfera nera, Depressive, piuttosto marcata e a un gusto spiccato per arrangiamenti in fin dei conti easy listening, che lasciano spazio anche a momenti ariosi dai tratti quasi Heavy, con sfumature Melodic Death.
Si potrebbe descrivere questo
"Agony Eternal" evocando molteplici nomi: io, personalmente, vi ho ritrovato amalgamate con coerenza variazioni di nero caratteristiche di formazioni come
Sargeist,
Horna,
Morrigan e primi
Nagelfar. A mio avviso, in tutto ciò, pur con le dovute differenze, rinvenibili anche nell’interpretazione di questa variante dell’estremo, c’è una certa affinità con quanto realizzato dagli eccellenti
Dauþuz (anche se non vengono toccate le medesime vette).
È il pathos epico, estremamente coinvolgente, l’arma più potente di
"Agony Eternal", insieme alla capacità di imprimersi nella memoria, merito anche della prestazione vocale sopra le righe – fluttuante tra classici scream, growl, harsh e clean vocals – che abbraccia tutte le cromie dell’Estremo, bensì anche del Classic, specie in certi chorus.
Forse, se si dovesse trovare un difetto ai
Sarastus è che talvolta risultano fin troppo catchy e morbidi: in fondo, un certo grado di inaccessibilità è prerogativa della fiamma nera, per sua natura elitaria, ustionante, caustica.
In ogni caso, questi ragazzi sono realmente validi ed emanano un’energia travolgente…Supporto totale.
Recensione a cura di
DiX88
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