Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:42 min.
Etichetta:Dominance of Darkness Records
Distribuzione:Suspicious Activities

Tracklist

  1. GRAVELUST
  2. AGONY ETERNAL
  3. TOWARDS ETERNITY
  4. WHERE CRUELTY NEVER ENDS
  5. NO HORIZON
  6. METAMORPHOSIS
  7. FROM PRIDE, TO SHAME, TO MISERY
  8. INTO THE LAIR
  9. 1644

Line up

  • Dusk: Guitars, Bass, Songwriting, Lyrics (tracks 2, 6, 8, 9)
  • Galgenvot: Vocals, Lyrics (tracks 1, 3, 5, 7, 8)
  • Anzillu: Drums

Voto medio utenti

Uscito il buon Ravenant (Order of Nosferat, Sakrista) e assoldato alla voce l'ottimo Galgenvot – di cui, tra i tanti progetti a cui prende parte, figurano gli eccellenti Weltschmerz, dei quali vi ho parlato l’anno scorso – e affidate le pelli ad Anzillu (Order of Nosferat, Iku-Turso, ecc. ecc.), Dusk torna con il terzo capitolo lungo dei suoi Sarastus: "Agony Eternal" (Dominance of Darkness Records).

I Sarastus proseguono nel consolidamento della loro formula Black incline alle derive del nuovo corso, pur preservando un sound complessivamente scarno ma ricco di innervazioni melodiche, sia a livello di chitarre che nelle linee vocali, oltre che per un insieme di elementi che di tanto in tanto fanno capolino.
Come prevedibile, i ragazzi si muovono sul crinale della scuola finlandese e tedesca, cercando di coniugare velocità iconoclasta e linee marcatamente epiche – con alcuni echi dei Bathory – a un’atmosfera nera, Depressive, piuttosto marcata e a un gusto spiccato per arrangiamenti in fin dei conti easy listening, che lasciano spazio anche a momenti ariosi dai tratti quasi Heavy, con sfumature Melodic Death.
Si potrebbe descrivere questo "Agony Eternal" evocando molteplici nomi: io, personalmente, vi ho ritrovato amalgamate con coerenza variazioni di nero caratteristiche di formazioni come Sargeist, Horna, Morrigan e primi Nagelfar. A mio avviso, in tutto ciò, pur con le dovute differenze, rinvenibili anche nell’interpretazione di questa variante dell’estremo, c’è una certa affinità con quanto realizzato dagli eccellenti Dauþuz (anche se non vengono toccate le medesime vette).
È il pathos epico, estremamente coinvolgente, l’arma più potente di "Agony Eternal", insieme alla capacità di imprimersi nella memoria, merito anche della prestazione vocale sopra le righe – fluttuante tra classici scream, growl, harsh e clean vocals – che abbraccia tutte le cromie dell’Estremo, bensì anche del Classic, specie in certi chorus.

Forse, se si dovesse trovare un difetto ai Sarastus è che talvolta risultano fin troppo catchy e morbidi: in fondo, un certo grado di inaccessibilità è prerogativa della fiamma nera, per sua natura elitaria, ustionante, caustica.
In ogni caso, questi ragazzi sono realmente validi ed emanano un’energia travolgente…Supporto totale.

Recensione a cura di DiX88

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