Ah gli
Hellcrash sono come i piatti delle nonne, sai già cosa contengono ma è difficile resistergli.
Album che conferma che gli anni 80 più sporchi e veracemente ribelli sono il sangue che scorre nelle vene del trio ligure; un mix esplosivo di speed, black metal venomiano, thrash e qualcosa che richiama la New Wave Of British Heavy Metal.
La voce è un latrato e come fai a non fare headbanging sulle roventi note della titletrack o della potente “
Sword of Baphomet”.
Un brano come “
Oathbreaker” ha anche un che di epico e maideniano in certi riff di chitarra ed un piglio velenoso.
Chiude il tutto la lunga “
Templar’s curse”, purissimo speed metal con cambi di tempo e rasoiate di chitarra.
Se cercate mezz’ora di puro divertimento, ignoranza metallica e niente pippe mentali ecco, il loro nuovo album fa per voi.
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