Questo disco in tempi passati sarebbe stato messo direttamente nei mitici cestoni delle “occasioni” dell’
Autogrill in mezzo ai “grandi successi” di attempate icone della musica italiana ed alle compilation delle orchestre del liscio.
Questo perché il valore artistico di questa selezione è pressoché nullo, è solo una manovra commerciale che di artistico ha solo la bella copertina; qui abbiamo quattro singoli mai pubblicati l’anno precedente (ma va?!), tre riregistrazioni fresche fresche e per riempire il tutto hanno messo una manciata di tracce live registrate in alcune date europee, adesso sentite la puzza di fuffa?
Senza nulla togliere al valore artistico della band guidata dal bravo
Mark Zonder, ma dato che si parla tanto di crisi del disco e scarse vendite dei formati fisici, questo è un bell’autogol.
Lasciatelo stare, non ne vale la pena, risparmiate i soldi per album che abbiano la nobiltà del termine, polvere, polvere polvereeee!!!
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