Doracor - Unexpected Intersections

Copertina 7,5

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2025
Durata:74 min.
Etichetta:AMS Records

Tracklist

  1. JOURNEY
  2. REMNANTS OF MEMORIES
  3. AFTER WAKING
  4. IL CORAGGIO DI ESSERE
  5. DISTANT LIGHTS (YOU CAN'T FORGET)
  6. QUEL FOLLE VOLO
  7. THAT SILENT TEAR - INTRO
  8. THAT SILENT TEAR
  9. AND I MISS YOU…
  10. SIMPLY YOU
  11. STELLA D'AGOSTO
  12. LAURIE
  13. ESEGESI DI UNA FIABA INENARRATA
  14. UNEXPECTED INTERSECTIONS
  15. DI QUEI GIORNI INFINITI

Line up

  • Corrado Sardella: keyboards, synth, composer
  • Lorena Cossu: vocals
  • John Jowitt: bass
  • Mirko De Maio: drums
  • Simona Malandrino: guitar
  • Kostas Milonas: drums
  • Paul Manners: guitar
  • Elisa Montaldo: keyboards
  • Alexandra Zerner: guitar
  • Cristiano Micalizzi: drums
  • Bashir Dahrieh: drums
  • Paolo Rosso: guitar
  • Riccardo Mastantuono: guitar
  • Stefano Sangermano: vocals
  • Maurizio Testani: bass
  • Stefano Naclerio: sax
  • Ivano D'Ortenzi: vocals
  • Gianluigi Giorgino: guitar
  • Sara Colagrossi: vocals

Voto medio utenti

Si tratta del decimo (!) album per Doracor, monicker dietro al quale si cela il tastierista e compositore romano Corrado Sardella.

La sua è una proposta musicale estremamente eterogenea (a cominciare dall’introduttiva “Journey”, che mi ha ricordato gli Enigma di Michael Cretu), intrigante e mai stucchevole, anche nei momenti più marcatamente pop come possono essere brani del calibro di “Il Coraggio Di Essere” e “Quel Folle Volo”.

C’è tanto prog di scuola nostrana (“Remnants Of Memories”, “After Waking”, “Unexpected Intersections”), ma a prevalere sono le atmosfere cinematografiche di stampo morriconiano (“That Silent Tear”, “Esegesi Di Una Fiaba Inenarrata”), che fanno il paio con una patina Eighties che caratterizza tanto “Distant Lights” (a cavallo tra Toto e Simply Red) quanto “And I Miss You” (un po’ Julee Cruise e un po’ Thomas Dolby).

Spiccano gli strumentali prog nella forma e pop nella sostanza (penso in particolare al trittico “Simply You”, “Stella D’Agosto”, “Laurie”), mentre la coda è lasciata all’elegante ed evocativa “Di Quei Giorni Infiniti”.

Un lungo viaggio, ma ne vale la pena.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.