Mat McNerney dopo i
Beastmilk, Grave Pleasures, Hexvessels e aver militato nei fantastici
DHG non se ne vuole stare fermo; è uno spirito creativo a livello musicale sempre in ebollizione.
Questa volta ha creato un progetto che omaggia direttamente quel movimento che evolvendosi dal punk che stava terminando la sua spinta propulsiva diventò qualcos’altro di più oscuro, sensuale e morboso dando il via alla goth wave.
Le chitarre hanno un profumo di quel periodo di primissimi anni 80, ma con una marcia in più; le tracce qui sono state create come omaggio sentito a quelle formazioni che hanno portato avanti questo stendardo violaceo, ma aggiungendovi un po' di aggressività.
Basta ascoltare “
The will to live” con quelle chitarre dissonanti e quella voce profonda, post punk ma con uno screaming in sottofondo; diverso il discorso per la seguente “
She wolf of London” che sembra fatta apposta per essere ballata in qualche buio anfratto corredato da faretti perché è puro goth sound anni 80.
Altra bella traccia interessante è la titletrack dal taglio più metallico con una voce quasi filtrata in questo mid tempo che esplode in un sensualissimo ritornello, si chiude il tutto con la lenta ed oscura “
Children are dust” dal sapore malinconico.
Un album che è una dichiarazione d’amore per un tempo perduto ma che in quel breve istante ha regalato tante perle oscure ed affascinanti, ennesima prova eccellente.
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