Il progetto francese
Hasard – interamente tenuto in piedi dal polistrumentista
Hazard – rilascia in questi giorni di inizio settembre, sotto il patrocinio della
I, Voidhanger Records, il suo secondo full-length:
"Abgnose".
Hasard resta sulla falsariga del debut,
"Malivore" (2023), proponendo un Black metal atmosferico dai forti contorni dissonanti, con situazioni gelide ed estranianti innervate da molteplici sentori ritualistici e cerimoniali, ricordando molto da vicino quanto fatto da band come i
Blut Aus Nord (delle relative fasi), e i progetti di
Alcameth, sulla scia quindi dei primi
Akhlys, degli
Aoratos e dei
Bestia Arcana.
Come si evince, ci si attesta su sentieri prevalentemente sperimentali che, comunque sia, pur giocando la loro proposta prevalentemente sulla capacità di suggestionare ed evocare nell'ascoltare paesaggi introspettivi annichilenti, dove l'oblio e il Nulla assurgono al primato di valori fondanti, non sono assenti perfino movimenti leggermente più sferzanti, seppur sporadici e declinati sotto l'incombente segno oscuro di un cataclisma in atto.
La qualità del prodotto, se vi piace tale sfumatura della fiamma nera nei suoi risvolti più moderni, è indubbiamente piuttosto elevata… Tuttavia vi è da chiedersi l'utilità di ricalcare così pedissequamente – aggiungendovi soltanto una venatura Avantgarde leggermente più accentuata – le formazioni da noi nominate nel corso della nostra recensione…. A voi la risposta.
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