Raggiunti ormai i quasi dieci anni di attività, i
Terra Atlantica giungono al quarto album in studio, primo tra l'altro su
Scarlet Records. Una carriera molto lineare quella dei tedeschi, fatta di disco in studio, promozione live, qualche singoo, per poi ripetersi, senza (almeno ancora) un live, un EP, o compilation di qualsivoglia tipo. Con un concept legato sempre alle tematiche della città di Atlantide e a pezzi dal tiro più piratesco (non andate a fare confronti con i Running Wild o i figli minori Blazon Stone in quanto la resa sonora è differente), c'è comunque da dire che quattro pubblicazioni nonsono certo poche, e il gruppo è riuscito a crearsi la propria schiera di fan e sostenitori.
'Oceans', in questo senso, va a proseguire idealmente la stessa scia musicale dei suoi precedenti, pescando dalla scena melodic power metal più vicina a gruppi come Visions Of Atlantis, gli ultimi Twilight Force, e in un certo senso anche agli Alestorm, pur non raggiungendo i picchi demenziali di questi ultimi.
Introdotto da una copertina decisamente di impatto, musicalmente
'Oceans' punta molto sull'equilibrio tra ritornelli decisamente funzionanti (
'Where My Brothers Await', o
'Back to the Sea') pensati sicuramente più per la sede live che in studio, seppur tra qualche difetto generale come un eccessiva teatralità e ghirigori ogni tantum, come la parte centrale di
'Carribean Shores' o
'Land Of The Submarinnes' con un chorus abbastanza sul limite, ma nel complesso l'impressione è quella di ascoltare un disco più che buono, prodotto in maniera altrettanto ottima, e che non va a tradire lo stile intrapreso dalla band nelle tre precedenti release, sia a livello di songwriting che di testi. Funzionano poi decisamente meglio la veloce
'Back To The Tide' e il mid tempo dal sapore più "epico"
'To the Realm of Gods'.
Alla fin fine
'Oceans' è un album più che sufficiente, e che sicuramente non sarà destinato a rimanere negli annali, come neanche in quello di questo singolo anno, ma che alla fine assolve il suo compito. Una minore componente di divertissement che alla luga apppare abbastanza artificioso avrebbe giovato molto di più, ma non ci si può decisamente lamentare.
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