Copertina 8

Info

Anno di uscita:2025
Durata:47 min.
Etichetta:Pride & Joy Music Classixx

Tracklist

  1. CAUGHT IN THE CROSSFIRE
  2. FLY ME AWAY
  3. JUST ANOTHER NIGHT
  4. BELOW THE BELT
  5. DREAMS DON'T DIE
  6. TOO MANY TEARS
  7. ANGEL
  8. BORN TO BE A REBEL
  9. CARRY THE HEARTACHE
  10. NEVER AGAIN
  11. THUNDER (BONUS TRACK)

Line up

  • Jules Millis: vocals
  • Xavier Millis: keyboards, vocals
  • Enzo Almanzi: guitars
  • Ben Webster: bass
  • Noel Tenny: drums

Voto medio utenti

La riedizione di “Crossfire”, terzo albo dei White Widdow, da parte della Pride & Joy Music (capitolo numero ventidue della sua sezione Classixx) mi permette di esprimermi su un disco all’epoca della sua prima pubblicazione (2014) “misteriosamente” sfuggito alla trattazione sulle nostre gloriose pagine virtuali.
Dopo due lavori (anch’essi recentemente ristampati dalla label tedesca) capaci di sollecitare profondamente i sensi di tutti i cultori di Survivor, Autograph, White Sister e Giuffria, agli australiani era richiesto un ulteriore “passo avanti”, di quelli che conducono direttamente nell’Olimpo dell’AOR / pomp rock.
Un “onere” che la band affronta senza imbarazzi nonostante ie variazioni nella line-up, dimostrando che il core-team del gruppo (i fratelli Millis e il guitar virtuoso Enzo Almanzi) non ha perso una stilla della sua spiccata attitudine al genere, esposta in maniera ancora una volta brillante e intensa.
A chi eventualmente richiedesse, a questo punto della carriera dei nostri, una qualche “sorpresa” nell’approccio al songwriting, dico che questo è forse l’unico elemento che manca a “Crossfire”, confermando un orientamento artistico lineare e fortemente consolidato.
Un “deficit” che rischia forse di far apparire l’astante appassionato come un altezzoso pignolo, ma che ritrovandolo declinato pure nei dischi successivi, non consente ai White Widdow di sbaragliare in modo inappellabile una concorrenza spesso analogamente preparata e talvolta più dinamica nella stesura dei suoi brani.
Dettagli, in realtà, poiché “Caught in the crossfire”, “Fly me away”, “Just another night”, “Dream’s don’t die”, “Too many tears”, “Never again” e la Bon Jovi-ianaBorn to be a rebel” sono autentici gioielli di magniloquente rock adulto, impreziositi da armonizzazioni vocali da brividi e da una chitarra sempre sensibile e ficcante.
Ad una scaletta complessivamente priva di controindicazioni la Pride & Joy Music, analogamente a quanto fatto nelle altre ristampe, aggiunge una piacevole bonus-track denominata “Thunder” (che ricordo inclusa pure in “Peak melodic”, raccoltona del 2015 del sito MelodicRock.com), non lontanissima da certe cose degli Autograph.
Terminato il proficuo ed appagante “ripasso” delle scintillanti peculiarità artistiche dei White Widdow, non rimane che attendere con trepidazione la loro nuova produzione musicale (a quanto pare prevista per i primi mesi del 2026), sicuri che si tratterà di materiale di alto livello, magari arricchito da quel pizzico di superiore intraprendenza espressiva in grado di infervorare anche il più esigente degli estimatori del settore.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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